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Migranti, continuano le partenze dalla Libia

Oltre 130 migranti hanno lasciato la costa nordafricana nei giorni scorsi, malgrado gli scontri in Libia, ed una barca ha anche raggiunto Lampedusa. Lo sbarco è avvenuto martedì sera su una spiaggia dell’isola con le caratteristiche tipiche degli harragas tunisini che riescono ad eludere i controlli ed approdare direttamente in porto, ma tra i venti migranti giunti sulla maggiore delle Pelagie c’erano soltanto due migranti tunisini. Una barca in legno di pochi metri e venti passeggeri, attualmente nel Centro di Primo Soccorso ed Accoglienza di Lampedusa, tra i quali quindici uomini e cinque donne con due migranti tunisini e diciotto della Costa d’Avorio. I migranti che hanno raggiunto Lampedusa asseriscono d’esser partiti dalla Libia, da un tratto della costa nordafricana prossimo a Zuwara, ma la veridicità del porto di partenza è ancora al vaglio delle autorità che operano all’interno del CPSA.

Nello stesso giorno, martedì 30 aprile, altre due barche cariche di migranti sono state individuate nel Mediterraneo centrale. Una delle due imbarcazioni è stata fermata dai libici – che ne hanno dato notizia come operazione della sedicente guardia costiera nordafricana – e ricondotta nel Paese dilaniato dalla guerra in corso tra le forze facenti capo ad Haftar e la resistenza in difesa della capitale e del presidente Serraj. Tra i 96 migranti ricondotti nel porto non sicuro della Libia, stando alle informazioni rese note dallo stesso Paese nordafricano, ci sarebbe una netta prevalenza di cittadini del Sudan e del Bangladesh. Oltre ad algerini, nigerini, marocchini ed un etiope, tra i migranti ricondotti in Libia pare ci fossero anche un tunisino ed un libico. Nello stesso giorno, data in cui i vertici dell’esecutivo italiano – Conte, Di Maio e Salvini – si trovavano in Tunisia, un’altra imbarcazione con migranti che tentavano di lasciare la Libia è stata ricondotta al punto di partenza. Il poco chiaro soccorso sarebbe stato effettuato da un’imbarcazione in legno, forse un peschereccio, di cui non si hanno dettagli certi. I migranti ricondotti in Libia erano in questo caso 15, tra i quali anche tre donne libiche e due bambini. Non è chiaro se una delle due barche, quella soccorsa dalla barca in legno e ricondotta in Libia e quella approdata autonomamente a Lampedusa, sia la stessa che per oltre 24 ore è stata cercata a largo del Paese in piena guerra civile. Il coordinamento del soccorso era stato assunto dal MRCC di Roma e sul punto dell’ultima segnalazione del natante alla deriva, per effettuare ricerche, si era recato un mercantile battente bandiera italiana.

Redazione:
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