Alan Kurdi, a Lampedusa la sfida conclusiva sul soccorso ai migranti

La nave Alan Kurdi quasi al confine con le acque territoriali italiane di Lampedusa. Dalla Francia il ministro Salvini conferma il “porti chiusi”. Le condizioni meteo peggiorano e la nave chiede un riparo ed un POS

Il gommone con i 64 migranti soccorsi dalla Alan Kurdi (sullo sfondo) Credit: Sea Eye/Alan Kurdi

La nave della Ong Sea Eye, la Alan Kurdi, si trova a circa venti miglia est di Lampedusa. La posizione è dovuta ad altra rotta che il comandante stava seguendo – verso nord tra Lampedusa e Malta – quando il peggioramento delle condizioni meteo lo ha costretto a dover cercare riparo nelle immediate vicinanze. Dal ponte di comando, l’equipaggio è in contatto con l’Ufficio Federale Estero della Germania, Stato di cui batte bandiera la nave e nel quale è registrata l’Organizzazione. La nave ha a bordo 64 migranti soccorsi ieri mattina mentre era alle prese con le ricerche di un gommone con 50 migranti scomparso lunedì sera e del quale non si è più trovata traccia o notizia. Le convenzioni internazionali impongono agli Stati più vicini la disponibilità di un Place of Safety, un “porto sicuro”. Alla Alan Kurdi è stato però negato dall’Italia e da Malta un approdo sicuro in cui sbarcare i migranti soccorsi al posto della sedicente guardia costiera della Libia, ormai sempre meno qualificata ad offrire sicurezza nella propria zona SAR (Search and Rescue).

Il ministro dell’Interno italiano, leader dei “#portichiusi”, aveva già ieri annunciato con duplice tweet – il primo scritto ed il secondo con immagine e grafica d’effetto – che la nave tedesca dell’Ong tedesca, per quel che lo riguardava, poteva andare ad Amburgo (principale porto della Germania). Oggi impegnato con il G7 dei ministri degli Interni a Parigi, Matteo Salvini ribadisce che per la Alan Kurdi i porti italiani rimarranno chiusi. Unico neo di una campagna anti-migranti ed anti-Ong, quella del vicepremier leghista, è il peso specifico dello Stato di bandiera della nave Alan Kurdi. Le condizioni meteo non sono di facile navigazione e piove, il porto sicuro più vicino – escludendo la Tunisia che non risponde alle richieste e non è uno Stato membro Ue – è quello italiano di Lampedusa e non quello di Malta, l’Italia non può negare un approdo ad una nave comunitaria che chiede riparo dalle avverse condizioni meteo marine. Inoltre, a pesare sulle politiche salviniste, c’è il rischio che si apra un caso di rottura diplomatica europea con la Germania in un momento estremamente delicato per l’Unione e che il ministro italiano possa condurre il Governo in una campagna autolesionista contro le Nazioni Unite, l’Unione europea e lo Stato dell’Ue più influente: la Germania. Stato, quest’ultimo, che dovrà obbligatoriamente entrare nel merito della questione anche a causa della dichiarazione del Ministero degli Esteri italiano (riferisce l’Ansa) che ritiene la nave tedesca “una minaccia al buon ordine ed alla sicurezza dello Stato”.

La Alan Kurdi dovrebbe trovarsi sulla linea di confine delle acque territoriali italiane, a sudest di Lampedusa, prima delle nove di questa sera. Seguiranno aggiornamenti sugli sviluppi.

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