Ok del Senato a mozione Lega-M5s per ridiscutere TAV

Il Senato ha votato a favore della mozione di maggioranza sulla TAV presentata da Lega e M5S, con 139 sì, 105 no e zero astenuti. Conte: “Sono dubbioso”. Da Forza Italia proteste con cartelli “Non fermate l'Italia”

di Roberto Antonini

L’Aula del Senato ha votato a favore della mozione di maggioranza sulla Tav, presentata da Lega e M5s, con 139 sì, 105 no e zero astenuti. L’Aula del Senato ha bocciato le mozioni presentate dall’opposizione Pd, FI e FdI. È stato respinto a larghissima maggioranza anche l’ordine del giorno presentato dalla senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo misto. Per quel che riguarda l’odg De Petris, Michele Dell’Orco, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, dice intervenendo nell’Aula: “auspico anche a livello personale che, una volta conclusa questa discussione, cosa che spero avverrà molto presto, si andrà proprio nella direzione auspicata dalla senatrice De Petris. Ciò detto, confermo il parere contrario”.

Sulla Tav “sono dubbioso, rivelerò la mia posizione in dettaglio tra un po’, probabilmente convoco una conferenza stampa”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a margine di un evento alla Camera. La Commissione europea sta per inviare una lettera all’Italia per ricordare a quest’ultima che lo stop al progetto dell’alta velocità Torino-Lione comporterebbe la perdita di 800 milioni di euro di fondi europei. Questa cifra risulterebbe dalla violazione dell’ipotetico stop di due regolamenti europeo, uno sulle reti infrastrutturali dei trasporti Ten-T e l’altro sulla Connecting europe facility.

Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, molto citato nella mattinata di discussione sulla Tav, giunto nell’Aula del Senato non si siede fra i banchi del governo, ma fra gli scranni dell’emiciclo. Caustico il commento di Ignazio La Russa, senatore FdI, che riferisce del fatto mentre sta svolgendo il suo intervento: “Non si siede al posto del governo perché evidentemente si prepara ai prossimi mesi…” dice alludendo a possibili crisi di governo o alla sfiducia dello stesso Toninelli. “Non sa bene dove sedersi e si è seduto fra i banchi del Senato, quasi preconizzi la sfiducia per la quale abbiamo presentato una nostra mozione”, aggiunge poi Salvatore Margiotta, senatore PD. Il Movimento Cinque stelle discuterà della Tav questa sera nel corso di un’assemblea dei parlamentari convocata da Luigi Di Maio. La posizione del M5s è di ‘no’ fermo al Tav.

La linea ferroviaria Torino – Lione è “un’opera che è partita nel 1994, ora se anche ci prendiamo qualche settimana in più come governo per prendere una decisione non credo che sia un vero problema”. Stefano Patuanelli, presidente dei senatori M5S, lo dice rispondendo ai giornalisti che al Senato gli chiedono conto dell’ennesimo rinvio della decisione sulla Tav, ieri notte, legato alla visione diametralmente opposta tra il partito di Luigi Di Maio e la Lega di Matteo Salvini. Nella vicenda Tav “lo Stato ha spianato la volontà popolare con la violenza, non ha ascoltato i cittadini e si è comportato come un dittatore calpestando tutti e tutto per il Tav. È scoccata l’ora di dare giustizia al popolo valsusino e riconoscere dopo quasi trenta anni che avevano ragione loro. Non solo vogliamo mantenere una promessa fatta tanto tempo fa da Beppe e tutti noi ma li ringrazieremo per quello che hanno fatto per il Paese e soprattutto per l’esempio che ci hanno dato. La sovranità appartiene al popolo e quando il popolo è unito nessuno può batterlo”. Alberto Airola, senatore M5S, lo dice nell’Aula del Senato annunciando il voto favorevole del suo gruppo alla mozione di Lega e M5S.

Roberto AntoniniAgenzia DIRE

www.dire.it

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