Altro veliero carico di hashish, c’è anche la qualità “Totò Riina”

Imbarcazione fermata nelle vicinanze di Pantelleria, nel Canale di Sicilia, con a bordo oltre sei tonnellate di hashish. Tra i vari “marchi” che contraddistinguono la qualità di prodotto spiccava l’hashish “Totò Riina”

In copertina: Immagine d'archivio con il fermo della Leucothea ad opera delle Fiamme Gialle

La “El Canonero” è la quarta imbarcazione che viene sequestrata nel Canale di Sicilia da questa estate dopo la “Quest”, la “Remus” e la “Leucothea. Dopo il recente sequestro di undici tonnellate di hashish reperite a bordo della Leucothea ed effettuato nel porto di Pozzallo, un’ennesima imponente operazione antidroga è stata infatti messa a segno nel Mediterraneo dal Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza, in cooperazione con il Comando Operativo di Pratica di Mare ed il Servizio Centrale Investigativo Criminalità Organizzata di Roma. Anche in questo caso l’operazione è stata condotta grazie al contributo informativo fornito, in ambito di coordinamento internazionale, dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga italiana, dal CeCLAD-M Francese e dalle Autorità Doganali francesi, le quali hanno collaborato all’individuazione di un veliero, in navigazione a Nord Ovest dell’isola di Pantelleria, sospettato di trasportare un ingente quantitativo di stupefacenti.

Per l’operazione, effettuata nel Canale di Sicilia, è stato costituito un dispositivo tattico aeronavale impiegando un pattugliatore, un guardacoste e due elicotteri, oltre a due aeromobili operanti in quell’area marittima nell’ambito della missione Themis dell’Agenzia Europea Frontex. L’imbarcazione a vela oggetto di segnalazione è stata avvistata da uno dei due elicotteri a circa 30 miglia a Nord Ovest di Pantelleria. L’imbarcazione era priva di bandiera e sigle identificative. La navigazione della barca è stata monitorata in volo e poi fermata da un pattugliatore della Guardia di Finanza, il G-202 Salerno. L’abbordaggio è stato autorizzato dal Reparto Operativo Aeronavale di Palermo per le avverse condizioni meteo marine e la vicinanza delle acque territoriali tunisine, oltre che motivato dalla necessità di eseguire l’inchiesta di bandiera per appurare la nazionalità del veliero. La barca, un 12 metri denominato “El Canonero”, aveva a bordo un ingente quantitativo di sostanza stupefacente racchiusa in sacchi di iuta ed era condotta da tre persone di equipaggio: due spagnoli e un colombiano di età comprese tra i 37 ed i 39 anni. La verifica documentale effettuata a bordo consentiva di rilevare la nazionalità belga con porto di registrazione Cartagena del El Canonero.

La perquisizione ha consentito alle Fiamme Gialle di rinvenire occultati all’interno del natante oltre sei tonnellate di hashish, confezionati in tipici sacchi di iuta contenenti differenti qualità̀ del predetto stupefacente, tra le quali spiccano quelle riportanti sulle confezioni il marchio distintivo “Totò Rina”. In coordinamento con la Procura della Repubblica di Trapani, i finanzieri hanno sequestrato l’imbarcazione, il suo carico di hashish e la strumentazione di bordo utile alla ricostruzione della reale rotta seguita, mentre i tre membri dell’equipaggio sono stati arrestati e tradotti presso la Casa Circondariale di Trapani. La sostanza stupefacente sequestrata, destinata ai consumatori europei, avrebbe potuto fruttare, al dettaglio, oltre 50 milioni di euro. Il risultato, in pochi giorni e sotto l’insieme della stessa operazione Libeccio International, è stato di oltre 17 tonnellate di droga sequestrata su barche a vela che seguono rotte e sistemi diversi da quelli di altri tipi di sostanze stupefacenti, come la cocaina, proveniente da altri continenti e sequestrata in grosse quantità nel porto di Gioia Tauro occultata nei container che transitano da grande porto commerciale.

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