Lampedusa ricorda le vittime del 3 ottobre, Martello: “C’è una rimozione della storia” – VIDEO

Dopo la marcia verso la Porta d’Europa il corteo in mare per la cerimonia sul luogo della strage con alcuni pescherecci. Il sindaco di Lampedusa su una barca da pesca invece che con le autorità locali. Il Comitato 3 Ottobre senza finanziamento per i laboratori con gli studenti che il Miur aveva garantito. Nessuna carica dello Stato ha partecipato all’anniversario nel giorno della memoria

di Mauro Seminara

Il quinto anniversario del naufragio costato la vita a 366 persone nel mare di Lampedusa si è celebrato come Giornata nazionale della Memoria, già a suo tempo riconosciuta tale dal Parlamento italiano con una legge dello Stato, ma sull’isola, per la prima volta, non c’era nessun rappresentante del Governo o delle istituzioni nazionali. L’assenza nazionale si era già vista col ritiro del finanziamento ai laboratori interscolastici che il Comitato 3 Ottobre aveva avviato in collaborazione con il Ministero della Pubblica istruzione. Il sindaco di Lampedusa e Linosa diserta le motovedette della Guardia Costiera e dei Carabinieri e preferisce uno dei tre pescherecci che hanno preso parte alla cerimonia in mare. Sindaco in fascia tricolore, famigliari delle vittime e giornalisti sono andati a bordo dei pescherecci. Il sindaco Salvatore Martello: “C’è un tentativo di cancellare Lampedusa e il giorno della memoria dalla storia”.

La notizia completa

Il quinto anniversario della strage del 3 ottobre 2013, avvenuta nel mare di Lampedusa, si celebra nel 2018 con un tono minore. L’ultima alta carica dello Stato che ha partecipato alla celebrazione è stato il presidente del Senato Pietro Grasso. Ma era la scorsa legislatura, c’era la seconda carica dello Stato, l’orchestra della Polizia di Stato, Claudio Baglioni e varie autorità che si riunivano nel ricordo della più grande tragedia testimoniata occorsa nel Mar Mediterraneo sulla rotta dei migranti. Quest’anno non c’era nessuno che rappresentasse il Governo centrale o le istituzioni di questa Italia che sembra voler rimuovere tutto ciò che potrebbe sensibilizzare gli animi sulla questione dei flussi migratori. Il tricolore lo indossa con la sua fascia il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, Italia lo si legge solo sulla maglietta di uno dei pescatori che hanno accompagnato i superstiti del naufragio e parte del Comitato 3 Ottobre, oltre ai giornalisti, al largo dell’isola per deporre in mare una corona di fiori. Del corteo hanno fatto parte motovedette della Guardia Costiera, con a bordo le autorità locali, ed una dei Carabinieri.

A bordo della più grande motovedetta della Guardia Costiera c’erano il gruppo maggiore dei superstiti e gli ufficiali al comando delle stazioni locali dello Stato italiano. Gli altri, sindaco e giornalisti, studenti dei workshop e organizzatori del Comitato, erano a bordo dei pescherecci che hanno permesso che la cerimonia potesse avere luogo. Anche gli studenti del progetto portato avanti dal Comitato 3 Ottobre erano meno dello scorso anno e la loro partecipazione è stata messa a rischio dal ritiro del contributo di finanziamento che il Ministero della pubblica istruzione aveva stanziato. Cambiamenti che poco hanno a che vedere con i cambiamenti politici messi in atto dal nuovo Governo. Il 3 ottobre del 2013 è il giorno che lo Stato italiano riconosce come Giornata nazionale della Memoria. E la memoria è quanto più di ogni altra cosa andrebbe tutelata perché gli errori della storia non si verifichino nuovamente. Oggi, a Lampedusa, è andato in scena qualcosa che molto somiglia al negazionismo nazista. Quelle 366 persone, quegli uomini, quelle donne e quei bambini morti a poche centinaia di metri dalla costa di Lampedusa rischiano di scomparire.

Una nota polemica, forse l’unica istituzionale rivolta da un’autorità al Governo, è partita dal sindaco di Lampedusa e Linosa. Totò Martello non è andato tanto per il sottile nel definire l’assenza delle autorità nazionali: “Oggi è un ricordo di ricordo e di memoria, su una legge fatta dallo Stato, e lo Stato non partecipa”. La precisazione del sindaco sull’assenza dello Stato non è solo una costatazione dei fatti, ma propone anche una ipotesi sulle ragioni di tale assenza: “C’è un tentativo di cancellare sia Lampedusa che il problema del giorno della memoria dalla storia”.

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