Colpito in Sicilia un ingrosso cinese del falso, quasi 5 milioni di merce sequestrata

Oltre 4,6 milioni di euro di merce sequestrata ad un grossista cinese di Misterbianco che riforniva molti negozi connazionali della provincia di Catania. Il gestore è stato denunciato dalle Fiamme Gialle

In copertina: La Guardia di Finanza nel magazzino cinese per la vendita all'ingrosso di Misterbianco, in provincia di Catania

Quasi cinque milioni di merce contraffatta o non a norma è stata scoperta, inventariata e posta sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Catania nella cittadina del commercio etneo di Misterbianco. Il grosso magazzino riforniva i negozi cinesi della provincia ed era gestito da un cinese denunciato dalla Guardia di Finanza. Il giro d’affari milionario confermato dal solo sequestro etneo di prodotti contraffatti pone in seria evidenza la concorrenza sleale che il tessuto economico commerciale italiano subisce con il sempre più massiccio commercio cinese. Tra gli articoli sequestrati, per un ammontare di equivalenti 4,6 milioni di euro di merce, c’erano falsi Made in Italy e falsi marchi prestigiosi come Gucci, Valentino e Louis Vuitton.

La notizia completa:

Alcuni prodotti contraffatti sequestrati a Misterbianco, in provincia di Catania, dalla Guardia di Finanza

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno sottoposto sotto sequestro oltre 4,6 milioni di articoli contraffatti, riportanti false indicazioni sulla loro origine ed in molti casi anche non a norma rispetto alle previsioni del Codice del consumo. L’intervento dei Finanzieri del Gruppo di Catania, nella zona industriale di Misterbianco, ha riguardato i locali commerciali e il deposito di un’azienda gestita da un soggetto di etnia cinese che rifornisce, all’ingrosso, diversi operatori della provincia etnea. Tra gli articoli ed accessori d’abbigliamento che le Fiamme Gialle hanno sequestrato vi sono cappelli, borse, pochette e cinture riproducenti i marchi e loghi contraffatti di diverse griffes (tra le quali Gucci, Valentino, Louis Vuitton, Versace, New York Yankees e Burberry), nonché altri prodotti di vestiario che, sebbene di origine asiatica, riportavano in maniera illegale la dicitura Made in Italy o mendaci riferimenti alla loro manifattura italiana (quali, ad esempio, l’apposizione di piccole etichette con la bandiera italiana).

Inoltre, sono stati sequestrati amministrativamente numerosi prodotti di bigiotteria, esposti per la vendita all’interno del citato esercizio commerciale, totalmente privi delle indicazioni che la vigente legislazione pone a tutela della salute del consumatore e, in particolare, relative all’indicazione dell’origine del bene nonché dei materiali utilizzati per la fabbricazione. Al termine delle attività, l’imprenditore cinese è stato denunciato alla Procura etnea per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti contraffatti e segnalato alla locale Camera di Commercio per l’irrogazione delle sanzioni previste per il commercio di prodotti non conformi alle prescrizioni del Codice del consumo.

1 Commento

  1. A sciacca i settori privati ti fanno il contratto e gli straordinari non te li pagano se parli non lavori più a sciacca fanno tutti così quando c’è un controllo avvertono il datore di lavoro e fanno andare a casa gli operai così se ne esce pulito

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