Trump avverte Damasco: “Non attacchi Idlib, sarà una tragedia umanitaria”

Il presidente degli Stati Uniti su Twitter: “Russi e iraniani farebbero un grave errore umanitario nel prendere parte a quella che potrebbe essere una tragedia umanitaria”. L’Unicef: “Un milione di bambini in trappola, abbiate pietà”

Monito del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, su un’offensiva militare dell’esercito di Damasco nella provincia ribelle di Idlib. “Il presidente Bashar al Assad non dovrebbe attaccare sconsideratamente la provincia di Idlib in Siria”, ha fatto sapere Trump via Twitter. “Russi e iraniani farebbero un grave errore umanitario nel prendere parte a quella che potrebbe essere una tragedia umanitaria”. Secondo il presidente americano, nell’offensiva potrebbero essere uccise “centinaia di migliaia di persone”.

Unicef: “Un milione di bambini in trappola, abbiate pietà”

“I bambini di Idlib, in Siria, stanno per pagare un prezzo troppo alto in quella che sarà l’imminente offensiva delle forze governative contro i ribelli”. Lo dichiara Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. “Abbiate pietà. In quella zona – prosegue – vivono oltre un milione di bambini innocenti, figli di una guerra che non hanno voluto, di scelte di cui non possono né devono essere responsabili. È estremamente importante che prevalga il buon senso, sono estremamente vulnerabili. Alcuni di loro sono stati sfollati cinque, sei, sette volte e molti avevano già vissuto massicci attacchi militari in luoghi come Aleppo, Homs e la Ghouta orientale”. Secondo il portavoce di Unicef Italia, “si profila un vero incubo umanitario, come lo hanno definito i nostri operatori in Siria, perché non vi è alcun territorio adeguato nelle vicinanze dove le persone potranno essere evacuate”.

Quindi, Iacomini ribadisce che “i bambini devono essere protetti”. “Nella provincia di Idlib vivono 3 milioni di persone, un terzo sono bimbi innocenti. Proprio in queste ore si stima che oltre 800.000 persone potrebbero fuggire nei prossimi giorni da quella zona – conclude -. Sarà uno dei più grandi esodi della guerra siriana con conseguenze davvero atroci per i civili. Non si può anche questa volta restare a guardare”.

Agenzia DIRE
www.dire.it

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