A Lampedusa ecologia tutta siciliana con gli “ziti”, le cannucce bio di grano duro

Vietate le cannucce di plastica usa e getta, l’autore del brano “Lampedusa Way” ha scoperto le cannucce ecologiche siciliane al supermercato di Lampedusa e adesso l’isola usa gli ecologici “ziti” per i cocktail

Lampedusa è uno dei comuni italiani che ha aderito all’iniziativa contro l’uso della plastica usa e getta ed il conseguente danno che la dispersione causa all’ambiente. Niente più piatti e bicchieri di plastica nei locali e nei bar, quindi niente più cannucce di plastica per aperitivi e cocktail vari. Sull’isola è quindi partita l’idea di usare delle cannucce speciali, economiche e da sempre sul mercato. Anzi, da sempre al supermercato. Giancarlo Troiani, titolare del Tropicana Club Lampedusa e autore di brani dedicati a Lampedusa come “Lampedusa Way” e “La più bella del mondo“, splendido locale con vista mare dalla terrazza di Cala Greca, ha quindi pensato di usare delle cannucce tutte siciliane: gli “ziti”.

Gli ziti del pastificio Poiatti

Il materiale con cui vengono “costruite” è semplicemente semola di grano duro. Si tratta infatti di pasta, prodotta dalla Poiatti e disponibile in ogni supermercato dell’isola. Un’idea che è subito divenuta di Lampedusa e diffusa un po’ in tutti i locali in cui sono necessarie delle cannucce nei bicchieri. Gli “ziti” vengono poi cestinati nell’umido e sono totalmente biodegradabili. In alcun modo quindi possono causare danni all’ambiente, anche se una cannuccia dovesse inavvertitamente volare in mare a causa del vento. Al massimo, in questo caso, potrebbe rappresentare un buon primo siciliano per i pesci del Mediterraneo che si atterrebbero anch’essi alla dieta mediterranea della Sicilia.

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