Ilva, Emiliano: “Non si può morire per campare”. Leu: “Bollettino di guerra, è ora di dire basta”

Pioggia di tweet e messaggi di cordoglio o frasi di circostanza contro gli incidenti sul lavoro dal mondo politico dopo l’incidente che ha ucciso un operaio di 28 anni allo stabilimento Ilva di Taranto

di Alfonso Raimo

“Angelo Fuggiano, 28 anni, era nato e cresciuto ai Tamburi, il quartiere di Taranto a ridosso di Ilva. Ha respirato i veleni della fabbrica. Ha cercato lavoro in quella fabbrica. Con i suoi due bimbi viveva nel suo quartiere. Amato da tutti”. Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ricorda l’operaio morto oggi in un incidente sul lavoro. “Oggi, per un incidente in Ilva al quarto sporgente, Angelo è morto. Così non si può andare avanti. Non si può morire di lavoro. A venti mesi dalla morte di Giacomo Campo”.

SPERANZA (LeU): “È UN BOLLETTINO DI GUERRA”

“Ancora un morto sul lavoro. È un bollettino di guerra. Questa volta a Taranto, Ilva. Prima seduta deliberante della Camera sia dedicata a questo. Bisogna puntare sulla prevenzione operativa incentivando le imprese a investire sulla sicurezza, non solo rafforzando i controlli”. Lo scrive su Twitter Roberto Speranza (LeU).

FASSINA (LeU). “È ORA DI DIRE BASTA”

“Basta. Basta frasi di circostanza. Basta indignazione di facciata. È una strage quotidiana. Anche oggi un operaio morto sul lavoro a Taranto. Ancora, negli appalti. I Presidenti di Camera e Senato convochino una sessione straordinaria del Parlamento per fermare la guerra in corso. Il Governo, benché in uscita, approvi un Decreto condiviso con i capigruppo di M5S e Lega per aumentare il numero di ispettori del lavoro, i controlli e la prevenzione. Ci stringiamo intorno alla famiglia di Angelo, ai suoi compagni e ai suoi amici”. Lo afferma Stefano Fassina di Liberi e Uguali.

MARTINA (PD): “MOBILITAZIONE STRAORDINARIA PER SICUREZZA”

“Ancora morti sul lavoro. Ancora incidenti gravi. Questa volta in Ilva a Taranto. Serve subito una mobilitazione straordinaria di forze per i controlli e la sicurezza”. Così su Twitter il Segretario reggente del PD Maurizio Martina.

GRIBAUDO (PD): “VICINI ALLA FAMIGLIA DELLA VITTIMA”

“Terribile quanto accaduto a Taranto, siamo vicini alla famiglia della vittima. Di nuovo in un porto, di nuovo nel campo siderurgico, di nuovo un lavoratore in appalto. Questa scia di eventi drammatici ci dice che c’è un problema di struttura e di cultura della prevenzione. È urgente un patto tra le forze del lavoro perché la sicurezza diventi priorità condivisa”. È quanto dichiara Chiara Gribaudo, vice capogruppo del PD alla Camera, in merito alla morte dell’operaio travolto da una fune questa mattina nel porto di Taranto.

M5S: “MAI PIU’ TRAGEDIE, UNITI AL DOLORE DELLA FAMIGLIA”

“Ancora una tragedia all’Ilva. A pochi mesi dalla morte del venticinquenne Giacomo Campo, questa mattina un altro operaio di appena 28 anni, Angelo Fuggiano, è morto per un incidente al quarto sporgente. Un ragazzo come tanti che aveva cercato lavoro in quella fabbrica dei veleni per provare a garantire un futuro ai suoi due figli. Ed è proprio alla sua famiglia che oggi va la nostra più sincera vicinanza. Non siamo più disposti ad accettare simili tragedie né a Taranto né in altre parti d’Italia e siamo già al lavoro per invertire finalmente la rotta. Un lavoro per il quale auspichiamo l’appoggio di tutte le forze politiche. Non servono parole ora servono i fatti. Non si può morire di lavoro”. È il commento dei portavoce M5S al Comune di Taranto, in Regione Puglia, al Parlamento italiano e a quello europeo.

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Alfonso Raimo – Agenzia DIRE
www.dire.it

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