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    Categories: Cinema

Il primo maggio, a Tunisi, arriva lo “Sciopero” degli Yo Yo Mundi

In copertina: un fotogramma di “Sciopero”, il film di Eisenstein

di Roberto Greco

Quando, nel 2001, uscì Sciopero, arrivò inaspettato. Dopo la pubblicazione dell’album precedente, L’impazienza, album in cui gli Yo Yo Mundi cercavano l’anello di congiunzione tra cantautorato e rock di matrice indie, ci si aspettava un album in cui quella traccia artistica si sarebbe sviluppata ulteriormente, vista e considerata la possibilità di continuare a scavare in un filone musicale, per certi versi, ancora inesplorato. La pubblicazione di Sciopero rappresenta un progetto a sé stante nel lungo percorso della band di Acqui Terme. Un canovaccio sonoro principalmente strumentale per tre quarti d’ora di musica, realizzata in diciannove tracce. “Le musiche di questo lavoro sono ispirate al film Sciopero, lungometraggio del 1925 di Sergej M. Ejzenstein”, scrivono sul booklet del CD gli stessi Yo Yo Mundi. L’album è pensato come commento sonoro dal vivo in contemporanea alla proiezione del film, e questo è fondamentale per comprendere la vera natura di questo progetto.

Sciopero (estratto) – Yo Yo Mundi

Oggi, il progetto Sciopero attraversa il mar Mediterraneo e approda in Tunisia. Il prossimo primo maggio, gli Yo Yo Mundi saranno ospiti della Cineteca Tunisina, presso la Cité de la Culture della capitale, per presentare dal vivo il loro progetto di sonorizzazione Sciopero, ispirato, appunto, al film del grande regista sovietico Sergueï Eisenstein. Il progetto fu realizzato, per la prima volta, nel 1994 per il Festival Internazionale di Cinema Muto: Musica delle Ombre. La performance degli Yo Yo Mundi rientra in un ciclo di proiezioni organizzate, in occasione della Festa dei lavoratori, dalla Cinémathèque Tunisienne in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi e intitolata Il mondo del lavoro nel Cinema Muto. In programma, oltre a Sciopero di Sergueï Mikhailovich Eisenstein, verranno proiettati altri due film culto, Metropolis di Fritz Lang, e Tempi Moderni di Charlie Chaplin. Sciopero è un lavoro particolare e complesso che vede gli Yo Yo Mundi offrire al pubblico la loro anima più struggente ed evocativa. Durante lo spettacolo la band suona seduto proprio sotto lo schermo su cui si proietta l’opera, seguendo il film grazie ad appositi monitor video al fine di usare la dinamica delle immagini del film come dinamica del commento musicale proposto con energia e originalità espressiva.

Roberto Greco:
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