Il TAR ferma il parco eolico offshore di Gela

L’eurodeputato alcamese aveva segnalato il caso alla Commissione Europea: “Preziose le segnalazioni del comitato No Peos. Il professor Sgarbi si informi sul programma ambiente del Movimento 5 Stelle, anziché vomitare cattiverie per partito preso”

Lo stop da parte del Tar al parco eolico off-shore davanti al Golfo di Gela è una vittoria che porta il nome dei cittadini che con la loro caparbietà si sono opposti alle scelte scellerate di una politica abietta che guarda solo al profitto privato. A tal proposito voglio ringraziare i cittadini del Comitato No Peos, che ci hanno segnalato con largo anticipo quanto stesse avvenendo davanti le coste gelesi. Segnalazioni che si sono tradotte in una interrogazione alla Commissione Europea che di fatto sino a quel momento non era a conoscenza né del progetto, né del ricorso”. A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao in relazione alla bocciatura attraverso una sentenza del Tar regionale, del progetto di realizzazione di una centrale eolica offshore da 137 megawatt per la produzione di energia elettrica nel tratto di mare tra Gela e Licata

Ignazio Corrao
A proposito di ambiente, energie rinnovabili e salvaguardia della bellezza – aggiunge Corrao – invito il professore Vittorio Sgarbi a documentarsi meglio sulla posizione del Movimento 5 Stelle in materia di politica ambientale. Il suo tutt’altro che felice accostamento (come nel suo stile) della figura di Giancarlo Cancelleri e del programma sulle rinnovabili del Movimento 5 Stelle alla mafia, è una palese e gravissima dimostrazione di come il professor Sgarbi abbia pesi diametralmente opposti sul suo sfortunato interlocutore di turno. Sgarbi siede al fianco di uomini di partito che hanno autorizzato pale eoliche in tutta Italia, Sicilia compresa, e poi invece – conclude Corrao – vomita violenza verbale contro chi l’ambiente lotta per tutelarlo”.

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