Anche terroristi tra gli harragas che arrivano a Lampedusa

Trasferito da Lampedusa in manette fino al Centro di Pian del Lago: forse soggetto vicino ad ambienti terroristi. Altri furti a Lampedusa e persone importunate presso la propria abitazione

Nel centro per migranti di Pian del Lago, a Caltanissetta, pare essere stato trasferito da Lampedusa un migrante speciale. Il giovane harragas tunisino ha lasciato l’isola ieri in manette perché sul suo capo pendeva un mandato d’arresto internazionale. Il migrante aveva raggiunto Lampedusa su una barca insieme ad altri harragas connazionali, ma nel suo caso pare che l’identificazione abbia attivato immediato percorso di sicurezza ed il trasferimento in luogo di contenimento adeguato fino alla consegna alle autorità che avevano spiccato il mandato. Si presume quindi possa essersi trattato di soggetto vicino ad ambiente terrorista. Stride l’individuazione di un soggetto presunto jihadista e l’ordine di abbandonare il territorio notificato ai migranti che sono partiti dalla Tunisia insieme a lui o nello stesso periodo.

Sull’isola quindi non manca nulla in questo momento, tra avance al limite della violazione di domicilio e piccoli furti. Sull’episodio della presunta violazione di domicilio con padrona di casa importunata ed impaurita che ha temuto una violenza di gruppo, questa mattina indagavano i carabinieri della Stazione di Lampedusa presso l’Hotspot di Contrada Imbriacole nel tentativo di identificare i cinque soggetti che usciti dalla struttura se ne sarebbero resi protagonisti. Altri piccoli furti sono stati lamentati dagli isolani, ma in molti casi non denunciati all’autorità. L’insieme non contribuisce al clima di distensione ed alla riconciliazione tra Lampedusa ed il Ministero dell’Interno. Durante l’incontro di domenica mattina con il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, alcuni isolani avevano ribadito all’alto esponente del Parlamento che sull’isola si continua ad accogliere chi ha bisogno, ma che “gli avanzi di galera a Lampedusa non li vogliamo”.

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