Satyricon, l’opera-mondo di Massimo Verdastro

Rubrica culturale di Roberto Greco

Romano di nascita, palermitano per affinità elettiva con la città e le sue genti, Massimo Verdastro calca il palcoscenico per la prima volta per studiare presso il Laboratorio teatrale dell’Odin Teatret, diretto da Eugenio Barba. Arriva a Palermo durante una tournée con Silvio Benedetto. Dopo la forte esperienza del “teatro nei vicoli”, decide di rimanere e studia con Michele Perriera nella mitica scuola di teatro Teates. Conosce, in quegli anni Nino Gennaro, con il quale conserva, sino alla sua morte una fortissima relazione intellettuale, sino ad essere considerato, oggi, l’unico erede della tipicità e specificità teatrale di Nino Gennaro, attraverso dei modelli interpretativi studiati con lo stesso Gennaro.
“I frammenti di un kolossal da camera”, così Massimo Verdastro definisce il suo Satyricon, tratto dall’omonimo romanzo di Petronio. Prodotto dalla Compagnia Diaghilev, in collaborazione con la compagnia Massimo Verdastro, Il Satyricon di Petronio è, come dichiara lo stesso Massimo, “un’opera-mondo, uno di quei lavori che racchiudono l’esperienza umana, il tutto e il contrario del tutto. I frammenti intensissimi che ce ne sono giunti disegnano il ritratto di un’età inquieta che per molti aspetti assomiglia a quella in cui stiamo vivendo.” Gli occhi di Massimo brillano quando parla del suo lavoro.
Non è la sua prima versione dell’opera, questa è la versione in tre episodi: Tra scuola e bordello, Quartilla e La cena del nulla. “Già nel 2012 avevo realizzato, dopo un lungo lavoro di studi e ricerche preliminari, ‘Satyricon – una visione contemporanea’, complici il gruppo degli autori, Antonio Tarantio, Luca Scarlini, Marco Palladini, Letizia Russo, Lina Prosa, Stefano Massini, Andrea Balzola e Magdalena Barile, che ha prodotto otto testi inediti che sono andati a costituire il tessuto drammaturgico dello spettacolo”. Sul palco, oltre allo stesso Massimo Verdastro, Elisabetta Aloja, Antonella Carone, Marco Cusani, Francesco La Macchia, Loris Leoci, Paolo Panaro, Giulia Sangiorgio. In scena dal 12 ottobre al 5 novembre presso il teatro Westerhout, a Mola di Bari.

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