Sisma di estrema violenza in Cile: 6.3 gradi

La prima stima era stata di 6.6 gradi della scala Richter. Non risultano al momento vittime tra le città colpite

Una scossa di magnitudo pari a 6.3 gradi ha colpito il Cile al confine con il Perù ed a breve distanza dalla sua capitale Lima. Il terremoto è stato avvertito dall’Usgs, l’Istituto di geofisica e vulcanologia americano, alle 2:32 (le 8:32 in Italia). ed ha interessato una vasta zona del Cile e del Perù. La scossa era stata preceduta da altri sismi che hanno colpito il Cile già a partire dal pomeriggio precedente con una sequenza che variava dai 3.4 gradi fino alla magnitudo di 4.5 gradi della scala Richter. Poi la scossa che ha fatto tremare il Sud America, ancora ferito dalle vittime del terremoto in Messico. La prima stima era stata di 6.6 gradi, poi rivista e classificata in 6.3 gradi. L’epicentro a breve distanza dalla cittadina costiera di Arica, tra questa ed il Parco Nazionale di Lauca, ad una profondità di appena venti chilometri. La violentissima scossa ha avuto una durata quasi tre minuti: 157 secondi. La zona, non nuova a scosse di questa portata, non è estremamente popolata e vede strutture abitative a corpo basso adeguate a simili terremoti. Non risultano infatti al momento feriti o morti, né gravi danni a strutture.
La sequenza di scosse oltre i sei gradi di magnitudo che si è registrata negli ultimi giorni lasciava presagire la probabilità che un violento terremoto potesse colpire anche zone abitate o nell’entroterra. Ieri un sisma di 6.4 gradi è stato rilevato tra l’Alaska e la Kamachatka, nell’Oceano Pacifico. Domenica una scossa di 6.1 gradi ha fatti tremare le isole Balleny a sud della Nuova Zelanda. Sempre domenica un terremoto di 6.0 gradi a nord della Nuova Zelanda, alle Isole Tonga, vicino le Figi. Una sequenza sismica che ha colpito tutta la faglia costiera dell’Oceano Pacifico, ma in mare aperto fino al colpo subito dal Cile questa notte.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*