Turismo sicuro, Polizia di Italia e Spagna insieme per pattugliare Roma e Napoli
I poliziotti spagnoli affiancheranno quelli della Polizia di Stato italiana nel controllo di Roma e Napoli. Il progetto è al suo quarto anno di vita e lo scambio prevede agenti italiani a Madrid
Per il quarto anno consecutivo vedremo poliziotti spagnoli pattugliare le strade di alcune città del nostro Paese, insieme ai loro colleghi italiani. Si tratta del progetto “Turismo sicuro – Comisarias Conjuntas” che, da oggi sino alla metà di luglio, vedrà agenti della Polizia di Stato e del Cuerpo nacional de policia, uscire insieme in servizio nelle città di Roma e Napoli. Nello stesso periodo, anche alcuni poliziotti italiani saranno impegnati per le strade di Madrid (Spagna) insieme ai loro colleghi spagnoli, proseguendo le attività già iniziate nel mese di maggio a Tenerife (Spagna), dove sono stati determinanti ai fini dell’arresto del latitante agrigentino Giuseppe Angarussa.
Le pattuglie congiunte saranno a disposizione dei rispettivi Uffici prevenzione generale e soccorso pubblico, principalmente nelle aree a maggiore concentrazione turistica e di scambio informativo con i turisti. Sia gli agenti italiani che quelli spagnoli, nei rispettivi Paesi ospitanti, presteranno servizio in uniforme e disarmati, assistendo le autorità locali nelle ordinarie attività di controllo del territorio e di tutela della sicurezza pubblica, agevolando i turisti del proprio Paese nei rapporti con le autorità locali e le rappresentanze diplomatico-consolari. Questa iniziativa, di grande impatto per i turisti di molti paesi di madrelingua spagnola, come sperimentato durante il Giubileo della Misericordia, si inserisce nel più ampio progetto del Dipartimento della pubblica sicurezza, che prevede per l’estate, pattugliamenti congiunti in diversi paesi d´Europa, come Croazia, Montenegro, Francia, e Polonia.
Il Pubblico Ministero della Procura di Agrigento ha iscritto nel registro degli indagati il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il suo capo di gabinetto nell’ambito dell’inchiesta sulla nave Diciotti. I reati ipotizzati dalla procura sono [Leggi tutto l'articolo]
Alle dieci di ieri sera, una barca con circa 50 migranti salpata da un tratto di costa libica vicina ad al-Zwara, ad ovest della capitale, ha chiamato Alarm Phone per chiedere aiuto. Due minuti dopo, [Leggi tutto l'articolo]
Viaggiava sotto le mentite spoglie del “prete missionario”, ma era uno dei più insospettabili corrieri appartenente ad un’organizzazione dedita all’introduzione di sostanze stupefacenti nel territorio nazionale. Presso lo scalo aeroportuale Leonardo da Vinci di Roma, [Leggi tutto l'articolo]
Commenta per primo