Siria, Opac: a Khan Sheykhun usato gas sarin

Secondo l’Opac (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche) lo scorso 4 aprile in Siria sarebbe stato usato gas Sarin. L’uso di armi chimiche avrebbe causato la morte di 87 persone e la conseguente rappresaglia americana con il lancio di 59 missili contro la base da cui sarebbero partiti in volo gli aerei del Governo siriano equipaggiati con il Sarin. Tutto ipotetico con l’obbligo del condizionale per una vicenda che presenta un notevole numero di lati oscuri. L’attacco chimico a Khan Sheykhun era infatti già stato messo in dubbio da varie fonti oltre alla ufficiale smentita del Governo di Bashar al-Assad. Lo stesso medico che ha girato il noto video sugli effetti dei gasati appena giunti in Pronto soccorso risulta un personaggio ambiguo e scarsamente credibile. L’Opac ha presentato il proprio rapporto sulla vicenda sostenendo che a Khan Sheykhun è stato usato un gas nervino di tipo sarin. Ma il rapporto è attualmente poco esaustivo e si limita alla costatazione del tipo di arma chimica che avrebbe causato la strage. Sarà adesso necessaria una commissione congiunta Onu-Opac per stabilire chi ha usato questa arma chimica.

Il direttore generale dell’Opac Ahmet Uzumcu
Serghiei Lavrov, ministro degli Esteri della Russia, punta il dito su questo aspetto della vicenda facendo notare che ancora a Washington nessuno sa da dove sarebbe venuto fuori il sarin e chi lo avrebbe usato, ma nel frattempo ne è stato accusato l’alleato Assad e contro il suo Stato sovrano sono stati lanciati 59 missili Tomahawk. Il lancio ordinato da Washington in effetti avrebbe avuto altre mire, e cioè quelle di colpire la base aerea siriana di Idlib con la scusa del Sarin. Da Idlib infatti decollano i caccia del Governo siriano impiegati nella lotta al terrorismo. L’attacco americano non avrebbe comunque arrecato gravi danni ad aerei e hangar. Bashar al-Assad aveva intanto negato l’uso di armi chimiche, sostenendo di non esserne più in possesso, ed asserito che lo spargimento di eventuale sarin sarebbe dovuto ad una riserva di armi chimiche dei terroristi colpita da un caccia dello Stato siriano durante un raid anti-Isis. Versione attendibile che trova il supporto proprio della stessa Opac, nel 2016 prima e nel 2017 dopo. Nel gennaio dello scorso anno l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche aveva dichiarato in Texas l’avvenuto smaltimento dell’ultimo di 75 cilindri di fluoruro di idrogeno dell’arsenale siriano. Nel maggio di quest’anno il direttore generale dell’Opac Ahmet Uzumcu ha affermato che “Le indagini condotte in Iraq e Siria dimostrano che l’Isis è stato in grado di produrre e usare gas mostarda, con sostanze di bassa qualità e rudimentali, ma è stato comunque capace di farlo”. Restano però 59 missili americani lanciati contro un bersaglio appartenente ad uno Stato straniero senza alcuna ratifica di guerra o condanna da parte delle Nazioni Unite.

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