Migrazioni, 119 persone su un barcone a Roccella Jonica

La Guardia Costiera italiana interviene in soccorso di un peschereccio carico di migranti attuando una operazione SAR perché le condizioni meteo e la posizione in area di responsabilità italiana lo imponevano. A bordo del grosso peschereccio c’erano 119 persone migranti di varie nazionalità. Non senza complicazioni e pericoli, lo sbarco è avvenuto ieri nel porto calabrese di Roccella Jonica

Il peschereccio con 119 persone migranti a bordo mentre raggiunge Roccella Jonica il 25 aprile 2021

di Mauro Seminara

Un peschereccio, simile a quelli egiziani già visti in passato a Lampedusa con centinaia di migranti a bordo che partivano dalla Libia, è arrivato fino alle acque di responsabilità SAR italiana costringendo la Guardia Costiera ad intervenire in soccorso. Le condizioni meteo marine erano decisamente poco rassicuranti e la presenza dell’imbarcazione avvistata da velivoli da ricognizione che avevano contato una trentina di persone sul ponte, quindi ben oltre il numero di normale equipaggio per un simile motopesca, hanno indotto la Guardia Costiera all’intervento SAR (ricerca e soccorso) per il quale, a differenza degli interventi in assetto “law enforcement” Frontex in acque territoriali o anche delle segnalazioni di gommoni in pericolo di cui non viene assunto il coordinamento SAR prima del naufragio, ha anche emesso un comunicato stampa con corredo di foto e video.

“Considerate le pessime condizioni meteomarine in atto (Mare 6/7 con raffiche di vento fino a 40 nodi) il Centro Nazionale Operativo della Guardia Costiera italiana assumeva il coordinamento delle operazioni SAR disponendo l’immediata uscita in mare di 3 Motovedette (CP321 di Crotone, CP323 di Siracusa e CP 326 di Roccella Jonica) e dell’areo Guardia Costiera Manta 10-02 di Catania. Il centro operativo della Guardia Costiera individuava nell’area, la Motonave ‘Amelie Borchard’ e la faceva dirigere verso l’imbarcazione in pericolo.” Questa la parte di spiegazioni sulla natura dell’intervento e l’assetto aeronavale impiegato fornite alla stampa dall’ufficio comunicazione della Guardia Costiera. Lo stesso che a domande poste a mezzo posta elettronica sul naufragio al largo della Libia non ha dato risposta.

A bordo del peschereccio sono risultate presenti 119 persone, delle quali circa un centinaio sotto coperta. Migranti di varie nazionalità, tra le quali Iran, Iraq, Egitto, Palestina, Sudan, Algeria. Dopo il difficoltoso intervento SAR della Guardia Costiera italiana, il barcone è stato scortato nel porto di Roccella Jonica dove è approdato poco dopo le 13 di ieri, 25 aprile 2021. Ma non senza complicazioni. Durante la navigazione verso il porto calabrese al peschereccio si era spento il motore ed il grosso motopesca ha rischiato di capovolgersi non governando la prua in direzione delle onde. Tutti in salvo, infine, i migranti che vi si trovavano a bordo. In via di accertamento il porto di partenza dell’imbarcazione che, considerate le nazionalità dei migranti e le caratteristiche del peschereccio, potrebbe essere partito dall’Egitto oppure da un tratto di costa della Libia nella regione della Cirenaica.

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Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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