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I Bambini e l’inquinamento negli ambienti chiusi, come la casa

di Leo Venturelli

Pediatra, Bergamo
Federazione italiana medici pediatri – Ambiente e Salute
Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Bergamo

La casa è il luogo dove un bambino passa la maggioranza del suo tempo, basti pensare che solo per dormirci quasi tutte le persone in casa ci stanno per circa il 50% della giornata. Si è calcolato che un bambino stia in casa per l’80% del tempo.

L’inquinamento domestico può essere dalle 10 alle 50 volte superiore a quello esterno: l’inquinamento dell’aria proveniente dall’esterno si somma a quello prodotto in casa, per questo la casa deve essere accogliente e sicura, anche dal punto di vista delle sostanze inquinanti e tossiche per la salute.

Ci sono rischi a vivere chiusi in casa?

I dati della letteratura confermano che i bambini (ma anche gli adulti) hanno maggiore possibilità di manifestare infezioni respiratorie, di peggiorare situazioni croniche come l’asma e, nel lungo termine, di avere un rischio più elevato di sviluppare tumori. Il perché del fatto che il bambino è più a rischio di un adulto dipende:

  • dal tempo di esposizione a inquinanti: ha tutta la vita davanti e quindi anni di esposizione
  • maggiori scambi gassosi dell’apparato respiratorio: il bambino ha un respiro più veloce degli adulti
  • dal sistema cellulare più plastico: le cellule del bambino si moltiplicano e si sviluppano in modo più frequente; le cellule del sistema nervoso hanno connessioni in evoluzione in modo esponenziale rispetto a un adulto.

I consigli che vengono di seguito forniti alla famiglia per diminuire o annullare i rischi sono semplici perché bastano poche azioni determinate per migliorare l’ambiente. Eccone un elenco, non esaustivo, ma di facile applicabilità:

Ricambio d’aria: è doveroso eseguirlo almeno ogni 3-4 ore di giorno e durante le attività domestiche: sostanze come monossido di carbonio (dai fornelli), ozono (dagli elettrodomestici), formaldeide (da mobili, detersivi, vernici), radon dal sottosuolo (che varia da un luogo di residenza a un altro) inquinano l’ambiente interno e determinano danni all’apparato respiratorio e cancro.

Fumo passivo di seconda e terza mano: il bambino respira la cenere e i composti di combustione del tabacco se sta vicino a un fumatore (fumo di seconda mano) o se tocca e si appoggia a indumenti indossati da chi ha fumato (fumo di terza mano). Il fumo è dannoso perché contiene sostanze cancerogene e irritanti per l’apparato respiratorio: i bambini sono più esposti ad asma e bronchiti. Nelle donne in gravidanza potrebbe indurre un parto pre-termine con la nascita di un neonato di basso peso.

Manutenzione della caldaia e dei filtri del condizionatore: la pulizia dei filtri e la manutenzione evita cariche elevate di funghi, batteri, allergeni e monossido di carbonio, riducendo le malattie dell’apparato respiratorio.

Mobili di arredamento:materiali di legno non trattato o di qualità sono preferibili quando si rinnova una stanza, un ambiente: i mobili nuovi, in particolare quelli costituiti da pannelli di legno trattato con resine, rilasciano formaldeide, sostanza ad azione nociva sull’apparato respiratorio. Vale la pena ricordare ai genitori di effettuare ricambi d’aria frequenti nelle due settimane successive alla presenza di mobili nuovi.

Colori e vernici: utilizzate nella imbiancatura dei locali, emettono composti organici volatili (VOC), tra cui formaldeide, benzene, toluene, che possono causare allergie e cefalea: per questo si consigliano pitture ad acqua, più ecologiche.

Temperatura della casa: dovrebbe aggirarsi sui 19-20 °C e l’umidità relativa essere intorno al 50%. Queste sono condizioni in cui l’organismo si trova a suo agio e respira meglio.

Muffe sui muri e le pareti: il bagno è il classico ambiente in cui si forma condensa e umidità, condizioni che favoriscono il proliferare di muffe: l’ambiente umido determina affaticamento, le muffe producono micotossine, che favoriscono l’insorgenza di asma e problemi respiratori. Arieggiare i locali per favorire il ricambio d’aria e ridurre la proliferazione di micotossine.

Animali in casa:concessi a patto che vengano puliti frequentemente, soprattutto se girano per casa, ma anche all’esterno: cani e gatti, specie a pelo lungo, possono essere vettori di acari della polvere, parassiti, inquinanti chimici raccolti con il pelo.

Prodotti  contro zanzare, parassiti, mosche: è utile evitare insetticidi chimici, che contengono composti organo-clorurati, cancerogeni e allergizzanti; preferire insetticidi contenenti sostanze a base di piretro naturale, oli essenziali come la citronella, il limone, le piante aromatiche (incenso, geranio).

Prodotti per la pulizia e l’igiene:preferire detergenti naturali a base di aceto, limone, bicarbonato, the per la pulizia di stoviglie e arredi. I detergenti chimici contengono butoxyethanolo, molto irritante per gli occhi,  e formaldeide, dall’effetto cancerogeno. Il potere detersivo della teina o dell’aceto è maggiore che per qualunque altro prodotto chimico, e fa meno male.

Contenitori per conservazione dei cibi:privilegiare vetro e ceramica per acqua e cibo. La plastica, specie a temperature elevate, libera bisfenolo A, che produce effetti ormono-simili, alterando lo sviluppo sessuale, la funzionalità tiroidea, il sistema nervoso e il sistema immunitario.

Pentole e contenitori:preferire pentole in acciaio per la cottura dei cibi; ricordare che le pentole antiaderenti rivestite in teflon devono essere buttate quando si rigano, in quanto il teflon libera i perflorurati, interferenti endocrini, con possibile danno a tiroide, fegato, apparato riproduttivo. Evitareanche pentole e contenitori di alluminio per le cotture e la conservazione di alimenti acidi. L’ossido di alluminio a elevate temperature e a contatto con cibi acidi come il limone, i pomodori o le sostanze gassate migra negli alimenti. Si accumula poi nel cervello, nel polmone, nei reni, nella tiroide e nelle ossa. Sono da preferire i contenitori in vetro.

Cappa di ventilazione: quando si cucina, la cappa aspira prodotti della combustione come monossido di carbonio, ossidi di azoto e biossido di zolfo, dannosi per i polmoni.

Pavimenti, moquette e tappeti:è necessaria unapulizia frequente per evitare il ristagno della polvere e degli acari: nella polvere sui pavimenti e sui tappeti si accumulano i polibromodifenileteri, presenti in mobili, tendaggi e imbottiture con schiume: sono interferenti endocrini che interferiscono con la funzionalità tiroidea e con il neurosviluppo. Gli acari presenti in gran quantità nella polvere sono responsabili di allergie e di dermatiti.

Tendaggi: devono essere lavati di frequente perché possono contenere e rilasciare nell’ambiente ritardanti di fiamma bromurati, coloranti azoici, con azione interferente endocrina e possibili danni alla tiroide e al neurosviluppo. Inoltre vi si possono accumulare polveri e acari della polvere, spesso responsabili di allergie.

Profumi, fumi di candela: ricordare che l’uso di candele colorate, incensi, diffusori di profumi determina una diminuzione di ossigeno nella stanza. Disperdono nell’ambiente cromo, piombo, metalli pesanti tossici per tutte le cellule dell’organismo; se inalati o ingeriti, possono causare problemi respiratori e anemia.

Camini e stufe:bisogna controllare la perfetta aerazione della cappa fumaria, non bruciare carte plasticate, arieggiare dopo l’uso. La combustione determina la produzione di monossido di carbonio, tossico per i bronchi, e idrocarburi policiclici ad azione cancerogena. In molti comuni, le combustioni da legna sono proibite per il danno da inquinamento ambientale, secondo normative comunali che possono variare da luogo a luogo.

Detergenti per l’igiene personale:sono raccomandati quelli con poca schiuma e poco profumo. La schiuma contiene sostanze come triclosan,  lauramide, isopropile, etanolamide, a rischio endocrino, cancerogeno, oltre che irritativo per  la pelle.

Smalti per unghie e acetone: evitare di lasciare lo smalto aperto, determina vapori di toluene, sostanza cancerogena. L’acetone è una sostanza irritante per le vie respiratorie, può causare attacchi di asma.

Apparecchi elettronici: non lasciare gli smartphone, i computer nelle stanze da letto: le onde elettromagnetiche (CEM) sono fortemente sospettate di determinare neurinomi e cefalea.

Rumori o suoni:il volume elevato determina danno acustico. Le cellule deputate alla percezione del suono non si rinnovano e muoiono con l’esposizione a rumori a elevato volume (sopra ai 90 dB). Ricordare anche di tenere basso il volume dei giocattoli sonori, che molti bambini nei primi anni di vita si portano vicino all’orecchio.

Materiali per il disegno:utilizzare pennarelli, evidenziatori e colori ad acqua. I colori ad acqua sono innocui, rispetto a quelli a olio e ai pennarelli che contengono inquinanti chimici irritativi, causa di dermatiti e congiuntiviti.

Stampanti laser e fotocopiatrici con toner:si devono arieggiare i locali dopo l’uso ed evitare di posizionarli nella stanza da letto del bambino. Il toner produce polveri contenenti xilolo, toluolo e altri agenti chimici ad azione tossica respiratoria e cancerogena. E’ buona norma tenere la stampante lontana dalle stanze da letto.

Giocattoli:devono essere sicuri e atossici, possibilmente con marchio CE, IMQ, giocattolo sicuro ed adeguato all’età del bambino.

Sotto i 3 anni esiste apposita certificazione: “Non adatto a bambini di età inferiore a 36 mesi”. Molti giocattoli non certificati contengono ftalati, sostanze che ne migliorano la plasticità, ma purtroppo hanno una azione sregolante endocrina con effetti negativi sull’apparato riproduttivo.

Prodotti per l’orto e il giardino: non usare o limitare al massimo insetticidi in giardino o pesticidi nell’orto: i pesticidi contengono organofosforati (glifosato) e fenoli ad azione mutagena e tossici per fegato, reni. Gli insetticidi contengono organoclorurati (clorpirifos) con effetti tossici a reni, fegato, cervello.

Una raccomandazione:

è importante che i genitori sensibilizzino anche le istituzioni (consigli di istituto) della scuola del bambino, per avere anche tra i banchi un ambiente salubre e pulito.

Per saperne di più:

Inquinamento indoor, il vademecum dell’ISS, visto in http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?menu=notizie&id=2812

“La sostenibilità dell’ambiente abitato”, position paper ISDE, visto in https://www.isde.it/wp-content/uploads/2015/06/POSITION-PAPER-Salute-Urbanistica-TOTALE-2013.pdf

Inquinamento indoor: aspetti generali e casi studio in Italia, ISPRA, visto in http://www.isprambiente.gov.it/contentfiles/00010300/10392-rapporto-117-2010.pdf/

Inquinamento indoor. Manuale per la prevenzione, EPC ed., visto in https://www.epc.it/contenuti/Inquinamento_indoor_sito.pdf

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