Rapsodia governativa, la nave arriva a Lampedusa ma non può attraccare

Arrivata la prima delle due navi promesse dal Governo per sgomberare il centro di prima accoglienza di Lampedusa ma il meteo le impedisce l'attracco. La seconda nave è in fase di collaudo a Palermo. Tra il centro di prima accoglienza e la Casa della Fraternità della Parrocchia di Lampedusa ci sono oltre 1.300 persone che dovrebbero essere imbarcate alla prima opportunità di attracco a Lampedusa delle due navi

La nave GNV Rhapsody vicino Lampedusa il 4 settembre 2020

di Mauro Seminara

In musica, spiega la enciclopedia Treccani per uno dei significati del termine, la rapsodia è una “composizione strumentale, spesso solistica, nella quale più temi, quasi sempre di origine popolare, vengono svolti in varie interpretazioni succedentisi in forma libera, investite di significati epici o di esaltazione etnica e nazionale, o destinate a valorizzare un qualche virtuosismo strumentale. L’epico arrivo della nave “Rhapsody” di GNV per la svolta nazionale su Lampedusa però ha visto suonare la ritirata appena raggiunta l’isola causa condizioni meteo avverse. Passata vicino lo scalo alternativo pelagico, in località Cala Pisana, la grande nave di GNV ha svoltato verso una zona al riparo del moto ondoso a sud dell’isola e si è fermata in rada davanti il porto. Le operazioni di imbarca per lo sgombero del sovraccarico centro di prima accoglienza di Lampedusa, e dei locali parrocchiali messi a disposizione della Prefettura per alleggerire la condizione disumana della struttura del Ministero degli Interni, sono state rinviate a data ed ora da definire in funzione alle condizioni meteo che al momento non promettono bene.

La “Rhapsody” è una nave da 2.448 passeggeri, con 553 cabine, 12 suite, 6 cabine per disabili ed un garage da 716 veicoli. A bordo ha il cinema, un lounge bar, un ristorante, una pizzeria, un salone delle feste, un self service, una sala dedicata ai bambini, e poi uno snack bar, una sala video games, il Wi-Fi e perfino un’area dedicata agli animali domestici. Misura 162 metri e la compagnia di navigazione Grandi Navi Veloci dichiara una velocità massima raggiungibile di 23,5 nodi. Roba da far impallidire ogni lampedusano ormai rassegnato a navi che perdono il ponte di imbarco mentre vanno via ed altre che si guastano e tornano indietro lasciando l’isola senza molti prodotti e merci tra cui le sigarette irreperibili per circa 15.000 persone (tra residenti, turisti e pendolari) per oltre 24 ore. Alla “Rhapsody” di GNV si aggiunge anche un’altra nave che è già pronta a Palermo per il nullaosta che la vedrà entrare in servizio come quinta nave per migranti ingaggiata dal Governo italiano.

Per queste ultime due navi è cambiato il metodo di affidamento che da noleggio mensile – a circa un milione di euro a nave per mese di noleggio – è passato ad un importo che varia, in funzione alla capienza per numero di cabine, da 30.000 a 36.000 euro a corpo ed un corrispettivo a misura di 35,00 euro al giorno per ospite. Il risultato di questo metodo di affidamento vede uno stanziamento complessivo di poco oltre i 2 milioni di euro a nave per un periodo di 40 giorni di impiego. Ci si avvicina quindi ai sei milioni di euro in un solo mese con cinque navi mentre a Lampedusa il sindaco chiede la rescissione del contratto alla compagnia che perde pezzi in mare e non assicura la continuità territoriale finanziata con altri milioni di euro, in questo caso dalla Regione Siciliana, per ridurre il costo del biglietto ai residenti pelagici.

Informazioni su Mauro Seminara 705 Articoli
Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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