Riprendono gli sbarchi autonomi, altri 68 a Lampedusa – FOTO

Nuovo sbarco autonomo a Lampedusa dove una barca salpata dalla Tunisia con 68 persone a bordo è approdata nel primo pomeriggio in località Cala Madonna. I migranti sono stati trasferiti al Molo Favarolo

Lampedusa: Il momento dello sbarco autonomo a Cala Madonna (Credits: Mauro Buccarello)

di Mauro Seminara

Nel primo pomeriggio, a Lampedusa, con le acque del Mediterraneo centrale già appena navigabili per piccole imbarcazioni, in località Cala Madonna sono arrivati oggi 68 migranti partiti dalla Tunisia su una piccola barca in legno da pesca. A bordo qualche tunisino, come ormai di rito in questa matrice di traffico, e tutto il resto migranti subsahariani. Ci sono 26 donne, e anche due minori, il resto tutti uomini adulti. Le nazionalità d’origine sono le stesse degli scorsi viaggi con porto di partenza dalla Tunisia, Costa D’Avorio in testa. La barca è arrivata in sicurezza fino a Lampedusa e poi ha preferito puntare la scogliera invece che spiaggiarsi. Qualche difficoltà per scendere a terra, ma tutti sono riusciti a scendere dalla barca senza farsi male.

Il centro di prima accoglienza dell’isola non svolge da tempo questa funzione e viene tenuto inaccessibile ad ogni nuovo ciclo di quarantena. Anche queste persone migranti approdate poco dopo le tre del pomeriggio odierno trascorreranno con buona probabilità la notte al Molo Favarolo o, al massimo, sotto il tetto della Casa della Fraternità messa ancora a disposizione della Prefettura di Agrigento dalla Parrocchia di Lampedusa come già in due precedenti casi. Dopo aver radunato tutti i migranti in località Cala Madonna, le forze dell’ordine hanno disposto il trasferimento al molo militarizzato Favarolo. A Porto Empedocle, nel frattempo, ieri sera è stata resa operativa la nave hotspot Moby Zazà con la presa in consegna dei 53 migranti trasferiti da Lampedusa in nave traghetto. Erano arrivati martedì sera con due diversi sbarchi autonomi e sono stati trasferiti con la nave di linea dopo una notte all’addiaccio, poi presi a bordo dalla Moby Zazà in banchina prima che questa si spostasse ad un miglio dalla costa.

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Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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