Fine del diritto alla vita: “Ti lascio morire nell’acqua. Nessuno verrà a Malta”

Due barche cariche di migranti si trovano a sudest di Malta ed una dichiara di trovarsi in mare da cinque giorni. Secondo quanto riferito da una delle imbarcazioni ad Alarm Phone un pattugliatore maltese avrebbe danneggiato la barca dei naufraghi perché non raggiungano l'isola-Stato a sud della Sicilia

(Foto di repertorio)

Gravissima denuncia di una barca di migranti ad Alarm Phone che a sua volta l’ha da poco resa pubblica mediante il solito Twitter. Una barca con circa 70 persone che dichiarano di trovarsi in mare ormai da cinque giorni ha chiamato la centrale d’allarme civile per il soccorso marittimo asserendo che il pattugliatore militare P52 di Malta li avrebbe raggiunti per sabotare la loro imbarcazione mentre questa si trova in area SAR maltese. I militari maltesi, a detta di Alarm Phone che riferisce la denuncia dei migranti, avrebbero tagliato il “cavo del motore” dicendo alle persone a bordo “ti lascio morire nell’acqua; nessuno verrà a Malta”.

Non è del tutto chiaro come e perché il natante stia imbarcando acqua, ma poco dopo, con una seconda telefonata fatta forse dopo aver visto la sigla sulla murata di uno dei due pattugliatori che si sarebbero avvicinati, i naufraghi hanno detto ad Alarm Phone che “il numero della nave militare di Malta è P52″ e imploravano immediato soccorso: ” Ora siamo 5 giorni in acqua e l’acqua è nella barca adesso. Per favore, aiutaci”. La barca si trova a sudest di Malta, al confine con le sue acque territoriali e non è l’unica. Nelle immediate vicinanze ce n’è un’altra, con approssimativamente lo stesso numero di persone a bordo. La posizione delle due imbarcazioni rende obbligatorio ed improcrastinabile il soccorso da parte delle autorità maltesi. Il rischio è però quello di un soccorso tardivo, soprattutto se veritiero quanto denunciato da Alarm Phone sull’azione stragista dei militari maltesi.

La posizione delle due barche rilevata da Alarm Phone

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