Puglia, nuovi rinforzi contro la criminalità del foggiano

Completato ieri pomeriggio il trasferimento a Foggia di un nuovo ulteriore contingente di forze di polizia composto da 91 unità che si unisce a quello già aggregato di 71 agenti. Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese: "Nessun territorio urbano può essere sottratto al controllo delle forze di polizia"

La crescente ondata di pericolosa criminalità nella provincia pugliese di Foggia ha scatenato una ulteriore reazione da parte del Ministero dell’Interno che, per contrastare l’effetto far west che vive il territorio, ha inviato un ulteriore contingente di forze dell’ordine. Ieri pomeriggio si è quindi completato il trasferimento di altri 91 agenti che si aggiungono al precedente contingente straordinario di 71 unità. Compongono il nucleo di rinforzi 49 militari dell’Arma dei Carabinieri, 32 agenti della Polizia di Stato e 15 militari della Guardia di Finanza. Ieri mattina si era svolta già una operazione interforze nel capoluogo di provincia pugliese, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari e dalla procura della Repubblica di Foggia, che si era conclusa con il sequestro di armi ed esplosivi.

“L’arrivo a Foggia di nuovi operatori di polizia – come promesso dopo i recenti gravi episodi di recrudescenza criminale – dimostra la massima attenzione e l’impegno dello Stato per contrastare con forza e determinazione l’aggressione da parte delle organizzazioni criminali locali”. Lo ha dichiarato ieri il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. La titolare del Viminale ha quindi annunciato la dichiarazione di guerra che lo Stato intende avviare contro l’insorgenza di criminalità organizzata a Foggia e nella provincia, dove i fatti di sangue hanno causato anche una profonda insicurezza della popolazione. “Il ripetersi di maxi operazioni, con l’impiego di centinaia di donne e uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, impegnati, in contemporanea, con controlli a tappeto nelle aree più sensibili del capoluogo alla ricerca di armi, sostanze stupefacenti e eventuali soggetti latitanti, costituisce lo strumento più efficace per dimostrare la presenza delle istituzioni – ha concluso ieri il ministro Lamorgese – e che nessun territorio urbano può essere sottratto al controllo delle forze di polizia”.

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