Terremoti nel beneventano, pericolo nel Tirreno e nell’Egeo

Paura in Campania con quattro scosse di terremoto che hanno colpito la provincia di Benevento. Le più forti pari a 3.4 gradi di magnitudo. Continua l'attività sismica al largo di Scalea dove è probabile un'eruzione vulcanica sottomarina. Anche l'Egeo scosso nei giorni scorsi da un violento terremoto al largo di Creta, a sud del supervulcano su cui sorge l'odierna meraviglia turistica di Santorini

Quattro scosse di terremoto ben assestate hanno colpito il beneventano con epicentro tre chilometri ad ovest di San Leucio del Sannio. Non risultano al momento danni a cose o persone, ma la sequenza sismica non permette agli abitanti di rientrare nelle case. La prima scossa, pari a 3.4 gradi di magnitudo, è arrivata alle 09:06 di questa mattina senza rilevante preavviso con scosse tra i 2 ed i 3 gradi. Due minuti dopo, alle 09:08, al termine quindi della prima scossa, un altro terremoto ha colpito l’area con una magnitudo di 3.2 gradi. La scossa, apparentemente di “assestamento”, è stata invece seguita da un ulteriore terremoto, alle 09:52, con magnitudo pari a 3.0 gradi. Una scossa che sul calare della sua intensità si è invece riattivata con un terremoto di nuovo pari a 3.4 gradi registrato come i precedenti dalla Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Tra la prima e la seconda doppia scossa ed anche successivamente si sono ripetuti sismi di 2.4, 2.3 e 2.1 gradi.

Inconsueto il terremoto nel beneventano di questa mattina nel suo eccedere lo scambio termico che agevola i terremoti notturni. Ma non sarebbe inconsueto se lo si analizzasse nell’ottica dell’intensa attività sismica che ormai da settimane caratterizza il Mar Mediterraneo con particolare attenzione nel Mar Tirreno. Dopo la violenta sequenza di scosse che ha devastato Durazzo e Tirana, in Albania, che seguiva una già attiva sequenza tellurica al largo di Scalea, si è verificato un forte terremoto a Creta giovedì 12 dicembre. Il terremoto che ha scosso con violenza le case sull’isola, fortunatamente senza causare gravi danni in virtù del suo epicentro in mare. L’isola dell’Egeo si trova a sud di Santorini, oggi incantevole isola turistica della Grecia ma in passato supervulcano che distrusse la civiltà minoica con una violentissima eruzione. La coincidenza sismica in prossimità di cosiddetti supervulcani interessa anche la Campania in area più a sud di Benevento ed in particolare ai Campi Flegrei.

Il supervulcano partenopeo ha visto una scossa di terremoto recente, e questa si è collocata nello spazio temporale che va dall’inizio attività sismica al largo di Scalea ed il terremoto odierno in provincia di Benevento. Quello davanti la costa della provincia calabrese di Cosenza è un punto sensibile che coincide con i vulcani della cintura di fuoco del Marsili, il gigantesco vulcano attivo sottomarino che si trova nella fossa del Mar Tirreno. L’epicentro delle continue scosse di terremoto al largo di Scalea, che variano dai 3.0 gradi ad oltre i 4.0 gradi di magnitudo, corrisponde ad un possibile vulcano con bocca sottomarina ma per molti aspetti simile a quelli emersi dell’arcipelago siciliano delle Eolie. Un po’ più a sud si trova l’Etna, il colosso attivo siciliano, ed un po’ più a nord sono dislocati il Vesuvio, i Campi Flegrei ed i giganteschi crateri vulcanici di Monte Nuovo, Lago d’Averno, Cigliano e, soprattutto, Agnano.

La continua accelerazione dello spostamento della crosta terrestre, che scivola di qualche centimetro in più ogni anno, e le probabili cause determinate dalle trivellazioni e conseguenti svuotamenti delle sacche fluide sotterranee e sottomarine composte da idrocarburi pompati a velocità forse insostenibile per il pianeta, stanno vedendo in coincidenza una riattivazione sismica e vulcanica nel Mar Mediterraneo. Questa regione del pianeta Terra è quella compressa dalle gigantesche faglie oceaniche in cui collidono le maggiori aree di crosta terrestre e nella quale hanno sfogo la maggior concentrazione di vulcani attivi del globo. In alcuni crateri sorgono case, residence o perfino golf club. Non sono stati edificati soltanto i crateri che dopo la chiusura della bocca del vulcano si sono trasformati in laghi.

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