Le istituzioni toccano il fondo tra “Venduto!”, cori e lezioni di “democrazia parlamentare”

Cori da stadio in aula della Camera ed anche fuori. Parlamentari interrotti ed altri allontanati dall'aula. Conte si toglie sassolini dalla scarpa con Salvini. "Venduto", "tradimento" ed "elezioni" i cori più frequenti

Quando l’aula della Camera dei deputati, alle 17:45 odierne, è giunta alla replica del presidente del Consiglio, le istituzioni hanno raggiunto un nuovo punto basso che poco edifica l’Italia. Cori da stadio, “tifoseria” da curva, definita anche dal presidente della Camera, ha preso il posto del dibattito in cui il Paese deve capire come e quale stabilità gli si propone un momento delicatissimo. Gli inni, tra i più bassi, vedevano anche il ripetuto “Venduto! Venduto!” all’indirizzo del presidente del Consiglio. Tra “Elezioni!” e “Venduto!”, il presidente Conte procedeva a stento nel suo intervento di replica ad un’aula già calda prima della pausa, quando a Lollobrigida di Fratelli d’Italia è stato spento il microfono ed il deputato Donelli, dello stesso partito, era stato allontanato dall’aula già alle 13:40.

Conte si è scomposto poco e, malgrado le interruzioni, è riuscito con eleganza a rispondere a tono agli urlatori. Tra le frasi chiave del presidente del Consiglio più applaudite dalla maggioranza M5S-PD, e meno gradite dall’opposizione, ci sono quella sulla “scelta di tradimento” che il Movimento 5 Stelle ha subito dall’alleato Lega e la lezioncina sulla “democrazia parlamentare” che lo stesso Conte, oltre che i partiti M5S e PD, stanno rispettando chiedendo la fiducia ai rappresentanti della maggioranza degli italiani. Infine anche le stoccate sul lavoro che il nuovo esecutivo da lui guidato si accinge a svolgere con diligenza “partecipando a tutti i Consigli politici, tutti!”, cui Conte ha aggiunto perfino un “E ci siamo intesi!”. Tra bagarre in aula e discorsi generalisti di buoni propositi, già sentiti quando il leit motive era quello del precedente “avvocato difensore del popolo”, oggi è mancata l’opportunità di ascoltare e capire se il nuovo Governo Conte possa mette in atto anche solo una parte di tutte le iniziatve per cui viene a chiedere la fiducia del Parlamento.

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