Consultazioni, tra direzioni di partito e proteste per Rousseau

Nel pomeriggio il presidente della Repubblica incontrerà in ordine il PD, la Lega ed alle 19 il Movimento 5 Stelle. I vertici M5S prevedono il ricorso a Rousseau ma la base parlamentare pare non ne voglia sapere

In copertina: Palazzo Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica

di Mauro Seminara

Il prezzo sale, da entrambe le parti, malgrado sia assolutamente improbabile che il presidente della Repubblica possa concedere un terzo giro di consultazioni. Il Partito Democratico continua a pretendere “discontinuità” ed un “governo tutto nuovo”. Il Movimento 5 Stelle è invece arroccato sulla propria posizione, e sulle proprie poltrone. Inoltre, a poche ore dall’incontro con il presidente Mattarella, previsto per i pentastellati alle 19, i vertici del M5S hanno deciso di proporre la consultazione della base sulla piattaforma Rousseau. Una decisione che pare stia facendo insorgere la base parlamentare, stando ai rumors di palazzo. I senatori ed i deputati “grillini” oggi comprendono che il ricorso a Rousseau è un voler prendere tempo fino al time out di Mattarella, e non intendono perdere l’opportunità di continuare l’esperienza di Governo o andare a casa come parlamentari in congedo anticipato.

Lo strappo tra M5S e PD è sempre più vicino. Uno strappo che interrompe un dialogo grottesco tra chi definiva i dem come “il partito di Bibbiano” ed “il partito degli elettroshock ai bambini” guadagnandosi una querela, mentre dal versante PD veniva dipinto il M5S come – media definizione dem – il partito degli incapaci e della propaganda populista. Salvini intanto sta a guardare in attesa di novità per la capitalizzazione degli errori altrui dopo aver commesso il proprio errore, costato alla Lega svariati punti percentuali di consenso.

Si sono già concluse le consultazioni del presidente della Repubblica con i gruppi parlamentari Per le autonomie e Liberi e Uguali. Alle 11 sarà la volta dei Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Nel pomeriggio, alle 16, il presidente ricomincerà consultazioni con l’incontro della delegazione del Partito Democratico, poi la Lega alle 18 ed il Movimento 5 Stelle alle 19. Ci si attende una decisione, o una convocazione per un incarico, già domani mattina.

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Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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