Scossa di terremoto di 4.3 gradi nel Mediterraneo

Sisma in alto mare a sud est di Malta di 4.3 gradi di magnitudo. Domenica era stata colpita la cittadina etnea di Adrano con due scosse pari a 3.4 e 3.8 gradi. Rimangono attivi e temibili i vulcani siciliani

Un’altra scossa di terremoto nel Mediterraneo dopo i due terremoti di 3.8 e 3.4 gradi che hanno colpito Adrano. Questa volta l’epicentro si trova a sudest di Malta e l’intensità del sisma è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a 4.3 gradi sulla scala Richter. La scossa, rilevata alle 09:44, non è stata percepita da Malta perché distante oltre cento miglia nautiche dall’epicentro di un rilascio di energia di forte intensità. La profondità dell’ipocentro è stata rilevata dalla sala operativa dell’Ingv a circa 54 chilometri. Altre scosse si erano verificate nella regione centro mediterranea negli ultimi giorni. Una alle sette di stamane in Calabria, a due chilometri da Gioia Tauro, di 2.8 gradi di magnitudo che si aggiunge a quelle siciliane di Adrano, piccolo comune sulle pendici dell’Etna che brontola energia in eccesso. Il più grande vulcano attivo d’Europa aveva sbuffato un apparente principio di eruzione quanto si è verificata l’esplosione vulcanica dello Stromboli. Il vulcano delle Eolie ha ucciso una persona con la sua improvvisa e violenza attività.

La evidente intensificazione dell’attività tellurica segue di pari passo la più mastodontica sequenza di super terremoti delle coste dell’Oceano Pacifico. Domenica pomeriggio c’è stato il terremoto di 6.6 gradi a largo dell’Indonesia, ma poche ore prima si erano verificati i grandi terremoti che hanno colpito la California sull’altra sponda dell’oceano. La rima scossa pari a 6.3 gradi e la seconda di 6.8, hanno causato danni tra Los Angeles e Las Vegas. In concomitanza anche il Canada vedeva attivare i propri sismografi con una scossa di 6.2 gradi di magnitudo appena a sud di Graham Island. L’attività vulcanica siciliana sembra stemperare questo accumulo di energia tellurica che sensibili movimenti delle zolle di crosta terrestre stanno propagando in altre aree a rischio del globo, come il Mar Mediterraneo con la sua frastagliata irregolarità geografica ed i suoi numerosi e temibili vulcani attivi, terrestri e marini.

In basso il video girato dall’elicottero della Guardia Costiera dell’attività vulcanica dello Stromboli

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