A Lampedusa una delle tre croci di Roberto Joppolo

Tre esemplari dell’opera di Roberto Joppolo in tre parti del mondo diverse. A Lampedusa la prima delle tre installazioni che lasceranno Viterbo. Il secondo dei tre esemplari andrà San Josè di Costa Rica

Si chiama “Mosaico dell’Umiltà” l’opera in tre esemplari dell’artista viterbese Roberto Joppolo. Una croce latina alta due metri e mezzo su struttura in ferro composta da tessere in ceramica che rappresentano i volti dell’umanità che convergono verso la figura del Santo Padre e simbolo di fraternità universale. Questa mattina, a Viterbo, si è tenuta la conferenza stampa in occasione della consegna formale di un delle tre opere che l’artista ha deciso di donare a Lampedusa, terra di approdo e di accoglienza per migliaia di migranti. Viterbo, città dei Papi, terrà il secondo dei tre esemplari del Mosaico dell’Umiltà. La terza delle opere verrà invece collocata a San Josè di Costa Rica, sede della Corte Inter-Americana dei Diritti Umani e dell’Università per la Pace delle Nazioni Unite. L’esemplare donato a Lampedusa verrà installato sull’isola il 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.

L’artista viterbese Roberto Joppolo
Roberto Joppolo è un artista conosciuto ed apprezzato, non nuovo ad opere di pura ispirazione religiosa. Celebre è la statua di San Massimiliano M. Kolbe, il frate polacco che ha offerto la propria vita in cambio di quella di un condannato a morte. L’opera in dimensioni reali è stata commissionata all’artista scultore viterbese per essere esposta in Piazza San Pietro durante la solenne canonizzazione del 10 ottobre 1983. Nell’opera di Joppolo, il Santo, riacquistato l’aspetto di frate francescano, ha ai suoi piedi la giacca di detenuto con impresso il numero che lo identificava durante la prigionia a testimoniare che la santità e l’appartenenza all’ordine non possono essere cancellati dai maltrattamenti subiti in un campo di concentramento. La scultura è stata inaugurata dal Pontefice Giovanni Paolo II. Realizzata in bronzo con fusione a cera persa, alta un metro e 85 centimetri, è stata riprodotta in 4 esemplari, due dei quali si trovano in Polonia, uno in Giappone ed uno in America.

Totò Martello e Roberto Joppolo accanto al Mosaico dell’Umiltà
Alla conferenza stampa, insieme con l’artista Roberto Joppolo, hanno partecipato il sindaco del Comune di Lampedusa e Linosa Totò Martello, l’assessore alla Cultura del comune di Viterbo Antonio Delli Iaconi, il Vicario generale della Diocesi di Viterbo don Luigi Fabbri, il direttore artistico del “Museo Roberto Joppolo” Vittorio Joppolo, e l’amministratore delegato delle Terme dei Papi Marco Sensi. “È un’opera d’arte che emoziona – ha detto il sindaco di Lampedusa Totò Martello – e che ribadisce la vocazione della nostra isola all’accoglienza ed alla solidarietà umana. Ringrazio quanti si sono impegnati in questo progetto che ci riempie di orgoglio ma al tempo stesso ci richiama alle nostre responsabilità”.

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