Istat, sale occupazione a termine ma anche la disoccupazione giovanile

Su base annua la crescita dell’occupazione si concentra nei più giovani (15-24enni). Ad aprile 2018 la stima degli occupati continua a mostrare una tendenza alla crescita (+0,3% rispetto a marzo, pari a +64 mila)

Ad aprile 2018 si confermano i segnali di ripresa dell’occupazione nell’anno in corso, dopo la battuta d’arresto osservata a fine 2017. Questo il commento dell’Istat nel diffondere i dati sull’occupazione del mese di aprile. Per il secondo mese consecutivo cresce l’occupazione tra gli indipendenti oltre che tra i dipendenti a termine. Su base annua la crescita dell’occupazione si concentra nei più giovani (15-24enni), per i quali si registra il maggiore aumento del tasso di occupazione, e soprattutto negli over 50, per effetto sia dell’aumentata età pensionabile sia dei fattori demografici. Dopo i livelli massimi della fine del 2014, la disoccupazione è tornata sui livelli della seconda metà del 2012, in un contesto di prosecuzione del calo dell’inattività, che tocca negli ultimi mesi il minimo storico.

Ad aprile +64mila occupati su base mensile, +215mila su base annua

Ad aprile 2018 la stima degli occupati continua a mostrare una tendenza alla crescita (+0,3% rispetto a marzo, pari a +64 mila). Il tasso di occupazione si attesta al 58,4% (+0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente). Su base annua continua l’aumento degli occupati (+0,9%, +215 mila). La crescita interessa donne e uomini e si concentra tra i lavoratori a termine (+329 mila), mentre diminuiscono i permanenti (-112 mila) e gli indipendenti rimangono stabili. Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+328 mila) e i giovani 15-24enni (+78 mila) mentre calano gli occupati tra i 25 e i 49 anni (-191 mila). La crescita dell’occupazione nell’ultimo mese coinvolge tutte le classi di età ad eccezione dei 25-34enni. Ad aprile record storico (dal 1977) con 23 milioni e 200 mila occupati. Ad aprile il tasso di disoccupazione giovanile sale al 33,1% (+0,6 punti percentuali).

Agenzia DIRE
www.dire.it

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*