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Brutta fumata nera al Colle, neanche oggi la squadra di Governo e dubbi su forfait di Cottarelli

In copertina: Carlo Cottarelli all'arrivo al Quirinale per ricevere l'incarico di formare il Governo il 28 maggio

Il primo ministro incaricato dal presidente della Repubblica è stato ricevuto alle 16:30 nello studio alla vetrata del Quirinale. Un incontro tra il professor Carlo Cottarelli ed il presidente Sergio Mattarella durato poco più di mezz’ora al termine del quale non c’è stata alcuna dichiarazione nella sala stampa allestita nella Loggia d’Onore in cui i giornalisti, i fotografi ed i cameraman attendevano già dalle 15 l’elenco dei nomi che comporranno il Consiglio dei ministri del Governo Cottarelli. Carlo Cottarelli, hanno comunicato dal Quirinale, tornerà al Quirinale domattina per un nuovo incontro con il presidente della Repubblica. Ambienti politici esprimono gravi perplessità sul ritardo della “squadra Cottarelli” che, stando a logiche aspettative, doveva essere in verità pronta già da tempo quale “piano B” del presidente della Repubblica.

Nel frattempo aumenta il dissenso dai partiti per il Governo che dovrebbe essere presieduto da Carlo Cottarelli e che non è ancora stato svelato. Le ultime reazioni farebbero intendere che neanche Forza Italia ed il Partito Democratico voterebbero la fiducia, pronti però all’astensione invece del voto contrario. Passi falsi che, purtroppo, pare si susseguano al Quirinale. L’appuntamento tra il premier incaricato e il presidente della Repubblica non era un incontro informale, confermato dall’annuncio della stessa Presidenza della Repubblica che ne aveva dato ampio annuncio ed aveva allestito la consueta sala stampa pronta già un’ora e mezza prima dell’inizio incontro fissato per le 16:30. Alla sala stampa ha parlato, in tono informale, quale comunicazione di servizio, Giovanni Grasso, capo dell’ufficio comunicazione del Quirinale: “Cottarelli ha relazionato sullo stato dei lavori”. In altri termini, si potrebbe definire l’incontro odierno e la sala stampa disertata da Cottarelli, una grave fumata nera che potrebbe indurre anche a ritenere plausibile una remissione dell’incarico anche da parte dell’ex commissario alla spending review.

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