Loch Ness, il mago e li mostro

Il 2 maggio 1933, il giornale Inverness Courier riporta un resoconto che si basa sulle dichiarazioni di una coppia che affermava di aver visto, nel mese di aprile, "un enorme animale che rotola e si tuffa in superficie"

In copertina: un immagine di Cefalù, scelta da Aleister Crowley per la sua Abbazia di Thélema

di Roberto Greco

Aleister Crowley

Quando, nel 1899, Aleister Crowley approda a Loch Ness con il desiderio di acquistare la Boleskine House, non c’è ancora nessun sentore di quello che, nel 1933, sarebbe diventato il “lago del mostro di Lochness”. L’incontro tra il Mago e la casa che volle acquistare, non fu del tutto casuale. Crowley, da mesi, era in cerca di una casa, con specifiche caratteristiche, nella quale potersi ritirare per compiere un complesso e potente rituale che avrebbe richiesto circa sei mesi di lavoro e che avrebbe richiamato antiche e potenti forze oscure. Questo rituale avrebbe portato delle conseguenze indelebili sia a Crowley sia alla Boleskine House stessa e, forse anche al calmo lago di Loch Ness. La leggenda moderna del “mostro di Loch Ness” nasce molto più tardi, il 2 maggio 1933, quando un particolare avvistamento sul lago diventa una piccola notizia locale. Quel giorno, il giornale Inverness Courier riporta un resoconto che si basa sulle dichiarazioni di una coppia che affermava di aver visto, nel mese di aprile, “un enorme animale che rotola e si tuffa in superficie”.

La storia del “mostro” – un termine scelto dall’editore del Courier – diventa un fenomeno mediatico. I giornali londinesi inviano corrispondenti in Scozia e un circo inglese offre una ricompensa di 20.000 sterline per la cattura del “mostro”. Dopo l’uscita dell’articolo sul giornale del 2 maggio, l’interesse aumentò costantemente, soprattutto quando un’altra coppia sostenne di aver visto l’animale a terra. Gli investigatori dilettanti hanno mantenuto per decenni una vigilanza quasi costante del lago e, negli anni ’60, diverse università britanniche organizzarono spedizioni basate sulla scansione con il sonar del lago. Non fu mai trovato nulla di conclusivo ma, in ogni spedizione, gli operatori del sonar hanno rilevato alcuni oggetti sottomarini grandi e in movimento. Nel 1975, un’altra spedizione combinò l’uso del sonar e la fotografia subacquea. Da una delle foto risultò, dopo il miglioramento in camera oscura, un’immagine che sembrava mostrare ciò che vagamente somigliava alla gigantesca pinna di un animale acquatico. Successive spedizioni sonar negli anni ’80 e ’90 hanno portato a letture più inconcludenti. Le rivelazioni del 1994, secondo le quali la famosa foto del 1934 era una vera e propria bufala, hanno solo leggermente smorzato l’entusiasmo di turisti e investigatori per la leggendaria bestia di Loch Ness. Nel 1970 Jimmy Page, il chitarrista dei Led Zeppelin, acquistò la Boleskine House di Crowley che, dopo aver abbandonato la sua tetra magione sul lago, aveva deciso di fondare l’Abbazia di Thélema per la quale scelse un altro posto magico, la Sicilia. Aleister Crowley, negli anni ’20, approda a Cefalù, lo sperone degli dei.

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