Scoperto traffico di prodotti ittici Made in Cina, sequestrati oltre 6mila Kg

L’operazione “Sapori d’Oriente” è partita dopo l’individuazione di un traffico illegale di molluschi bivalvi provenienti dalla Cina nel quartiere milanese di “Chinatown”. I prodotti viaggiavano in trolley su aerei

La Guardia costiera della Liguria, nei giorni dal 20 al 23 marzo 2018, ha condotto una vasta operazione di vigilanza sulla filiera ittica commerciale denominata “Sapori d’Oriente”. La campagna è stata eseguita in base al programma nazionale del Ministero delle risorse Agricole Alimentari e Forestali e del Centro di Controllo Nazionale Pesca del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto, mirato ad esercitare un più stretto controllo sul commercio di prodotti ittici di provenienza etnica, introdotti in territorio nazionale e posti in vendita in violazione della normativa nazionale ed europea sulla tracciabilità e la commercializzazione.

L’operazione “Sapori d’Oriente” è partita dopo l’individuazione, nel quartiere milanese di “Chinatown”, di un traffico illegale di molluschi bivalvi provenienti dalla Cina. Nelle scorse settimane circa 6 quintali di “Arca asiatica” – una specie simile al nostro “Tartufo di mare” – sono stati sequestrati in procinto di essere commercializzati, dopo che – secondo quanto ricostruito dagli ispettori pesca di Genova – la merce è giunta in territorio nazionale, nascosta all’interno di valigie e trolley, sbarcati all’aeroporto di Milano Malpensa da un volo proveniente da Shangai. La merce ha viaggiato al seguito di alcuni cittadini extra-comunitari che hanno imbarcato la merce in bagagli da stiva, su un normale volo passeggeri. I responsabili dell’importazione illegale, tutti domiciliati a Milano, sono stati denunciati a piede libero per introduzione illegale sul territorio nazionale di alimenti senza le previste autorizzazioni sanitarie.

Prodotti ittici posti sotto sequestro dalla Guardia Costiera
Le indagini sono proseguite presso il medesimo aeroporto internazionale dove, con l’ausilio del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei militari della Guardia di Finanza, è stata verificata la presenza, all’interno di altri bagagli provenienti da Shangai, di numerosi alimenti di vietata introduzione in territorio nazionale come carni e pollame, ma anche prodotti ittici vivi, quali “Arca asiatica”, “Vongole dalla proboscide” e molluschi essiccati. L’importazione di qualsiasi tipologia di mollusco bivalvo di provenienza cinese è vietata in tutti i territori dell’Unione Europea e, quindi, ai trasgressori sono state contestate ulteriori sanzioni per vietata importazione.

Nel corso dell’operazione sono stati portati a termine circa 160 controlli, tra esercizi commerciali, piattaforme all’ingrosso, punti di ristorazione etnica ed imbarcazioni da pesca, a seguito dei quali sono stati accertati 36 illeciti sanzionati per un ammontare di oltre 72.000 euro. Parallelamente sono stati sequestrati 6.610 chilogrammi di prodotti ittici che, per la maggior parte, sono risultati non rispondenti ai previsti requisiti igienico-sanitari per la commercializzazione. L’operazione si è articolata sia in terra sia a mare, ed ha interessato numerose città della Lombardia, del Piemonte e dell’Emilia, affiancandosi alle ordinarie attività di controllo sul “campo” che gli ispettori della Guardia costiera svolgono quotidianamente, anche avvalendosi della stretta collaborazione con ASL e ATS competenti per territorio.

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