Il nuovo Parlamento italiano è pronto

Boom dei pentastellati che triplicano i propri parlamentari nelle due Camere. Più che dimezzato il Partito Democratico. Le donne sono il 4% in più, ma non raggiungono il 40% previsto dalla legge elettorale. Decima legislatura per Casini, stavolta eletto col PD, seguono tra i senior Bossi, Calderoli, Gasparri e La Russa

Più giovani, 44 anni l’età media alla Camera e 52 al Senato; più donne e più professionisti. Cambia volto il Parlamento italiano dopo il voto del 4 marzo scorso e risulta rinnovato per il 65 per cento.
Le truppe dei “grillini” sono triplicate – da 90 a 226 alla Camera e da 35 a 112 al Senato – mentre quelle del PD di Renzi si sono più che dimezzate (da 280 a 108 alla Camera e da 97 a 52 al Senato). Nel centrodestra al primo posto i leghisti di Salvini.
Le donne ora sono il 34% (il 30 per cento nella scorsa legislatura), numero più alto ma ancora lontano dal 40% previsto dalla legge elettorale.
Venerdì il primo appuntamento importante: i nuovi parlamentari dovranno votare per eleggere i Presidenti, quindi i loro Vice, i Segretari d’aula e i Questori. Entro il 27 marzo andranno eletti anche i Presidenti dei Gruppi parlamentari che con i leader dei partiti saliranno al Quirinale per le consultazioni con il Capo dello Stato.
Consultazioni che, salvo imprevisti, cominceranno subito dopo Pasqua, a partire dal 3 aprile, che finiranno con l’incarico per formare il nuovo Governo.

Per quanto riguarda le professioni, nel nuovo Parlamento gli avvocati la fanno da padrone con un centinaio di rappresentanti tra Camera e Senato. A seguire i medici. Sono i leghisti a portare nelle aule parlamentari una folta rappresentanza di amministratori locali, gente che ha fatto esperienza sui territori. I grillini affondano a piene mani nella società civile: commercianti, operai, pastori, insegnanti, disoccupati. Uno spaccato dell’Italia attuale, senza disdegnare mestieri più esotici come quello di criminologo (la 41enne Maria Lapia) o il velista, nella fattispecie Andrea Mura.
Stando all’analisi dei dati, il 35% dei nuovi Deputati e il 30% dei Senatori non ha mai fatto politica o rivestito un incarico politico. Per quanto riguarda i circa 500 che hanno esperienza politica, più, o meno il 30 per cento proviene da un’amministrazione locale (Regione o Comuni). Non mancano i record man, anche young man. Come il 25enne campano Luigi Iovino, che ha fatto appena in tempo a compiere 25 anni, lo scorso gennaio, per essere eletto deputato M5S, il più in verde della legislatura. A fargli compagnia Francesco Laforgia, di Liberi e Uguali, 40enne fresco fresco, baby senatore della diciottesima legislatura ma già al secondo mandato in Parlamento.

Tra le vecchie glorie, i parlamentari che da decenni solcano le aule parlamentari, al primo posto troviamo Pierferdinando Casini, per lui è la decima legislatura, eletto dal Partito Democratico a Bologna, seguito dai leghisti Umberto Bossi e Roberto Calderoli, Maurizio Gasparri (Forza Italia) e Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia).
Record alla Camera per Elio Vito (Forza Italia), seguito da Piero Fassino (PD), Stefania Prestigiacomo (Forza Italia), Giancarlo Giorgetti (Lega), Barbara Pollastrini (PD), Gianfranco Rotondi (Forza Italia), Paolo Russo (Forza Italia) e Bruno Tabacci (+Europa).

Agenzia DIRE
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