Gravi dubbi sulla missione militare italiana in Niger

Il Niger smentisce richieste ed accordi sulla missione militare italiana. A definire unilaterale la decisione di schierare truppe italiane in Niger è il ministro degli Interni Mohamed Bazoum. Sarebbe falso, secondo Bazoum, che il ministro della Difesa italiana Roberta Pinotti avrebbe ricevuto lettere per tale richiesta

In copertina: Militari italiani in missione all'estero

Il ministro degli Interni del Niger, Mohamed Bazoum, respinge con forza la possibilità di una missione militare dell’Italia in Niger, e nega qualsiasi sollecitazione da parte del suo Governo ai suoi omologhi di Roma. Come spiega Radio France internationale (Rfi) in un articolo pubblicato nella tarda serata di ieri, le parole di Bazoum – che lui stesso ha poi confermato tramite il suo account Twitter, citando lo stesso articolo – intendono smentire che il ministro della Difesa nigerino, Kalla Moutari, abbia mai inviato delle lettere al nostro ministro della Difesa Roberta Pinotti per chiedere sostegno militare da parte dell’Italia, così come affermato più volte dal Governo di Roma e confermato dalla stampa italiana il 10 marzo scorso.

“Pas de question d’une mission italienne au Niger”, ha twittato Mohamed Bazoum citando l’articolo di Rfi, vale a dire “è fuori discussione una missione italiana in Niger”

Non abbiamo mai inviato simili messaggi all’Italia – ha detto ancora il ministro dell’Interno stando al quotidiano francofono – questo non corrisponde affatto alla verità”, quindi invita la stampa italiana a “porre fine a ogni polemica”. Il Parlamento italiano ha approvato a gennaio scorso l’invio di 470 militari nella base settentrionale di Madama, prossima al confine con la Libia. Scopo della missione, il contrasto all’immigrazione illegale e ai gruppi terroristi. Un intervento dunque – è stato spiegato dai ministri della Difesa Roberta Pinotti e degli Esteri Angelino Alfano – non in chiave offensiva, bensì di cooperazione, per supportare l’esercito nigerino nel far fronte alle molteplici sfide della regione del Sahel.

La sola cosa su cui abbiamo espresso un parere definitivo è la presenza inconciliabile di truppe di stanza qui – ha proseguito il ministro – così come è stato discusso al Parlamento italiano. A parte ciò, è del tutto accettabile che ci siano degli istruttori italiani, membri esperti del personale militare in vari ambiti, al fine di rafforzare le capacità delle nostre forze di difesa e di sicurezza”, ha specificato il ministro Mohamed Bazoum sempre stando ad Rfi. Secondo l’opposizione nigerina – che dopo l’annuncio dell’operazione italiana ha organizzato anche manifestazioni di protesta – il Parlamento nigerino non sarebbe stato interpellato per discutere e eventualmente approvare la missione italiana. L’autorizzazione al contrario sarebbe stata data dal presidente Mohammadu Issofou, e per questo è stata definita dalle stesse opposizioni come “incostituzionale”.

Alessandra Fabbretti – Agenzia DIRE
www.dire.it

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