Matteo Renzi annuncia che lascerà la segreteria del PD… dopo

Renzi non ammette la sconfitta e mette in standby le dimissioni. Il segretario PD: “Il nostro posto in questa legislatura è all’opposizione. Lì ci hanno chiesto di stare i cittadini italiani e lì staremo”

Matteo Renzi lascia la guida del Pd, promette “un congresso serio e risolutivo” e annuncia che il Partito Democratico resterà all’opposizione: “Mai un governo con le forze antisistema”.
In una conferenza stampa più volte rimandata, Renzi parla di una “sconfitta netta che ci impone di aprire una pagina nuova all’interno del PD”. Per questo, “Lascio la guida del PD, e come previsto dallo statuto ho chiesto al presidente del PD Matteo Ordini di convocare l’assemblea nazionale per aprire la fase congressuale che si aprirà al termine dell’insediamento del Parlamento e della formazione del Governo”.
“Non credo – aggiunge – che sia possibile evitare un confronto vero dentro il PD su ciò che è accaduto in questa campagna elettorale, in questi mesi, in questi anni. Sarà il caso di fare un congresso serio e risolutivo, non uno che si apre e non finisce mai, ma uno che permetta alla leadership di fare ciò per cui è stata eletta”.
Le elezioni del 4 marzo consegnano al Paese un Parlamento senza maggioranza: “Chi ha vinto politicamente le elezioni però non ha i numeri per governare e chi è onesto intellettualmente dovrebbe dire che questo nasce dalla questione referendaria”.

“Coloro i quali si sono opposti” alla riforma istituzionale, attacca Renzi, “oggi sono vittime dei loro marchingegni, della loro scelta di contestare la semplificazione del modello del referendum”.
Renzi si rimprovera “il grande errore di non votare in una delle due finestre del 2017 in cui si poteva imporre un’agenda europea”.
“La sconfitta nel collegio di Pesaro è il simbolo di questa campagna elettorale sulla quale dovremo riflettere a lungo”, aggiunge Renzi.
“A Pesaro – spiega Renzi – abbiamo candidato un ministro che ha fatto un lavoro straordinario. Marco Minniti ha saputo cambiare la percezione del problema migratorio e anche la sostanza della soluzione del problema con un lavoro che gli viene riconosciuto anche dagli avversari. Eppure il candidato del Movimento 5 Stelle, per definizione degli stessi 5 Stelle ‘impresentabile’ e nel frattempo scappato dalla campagna elettorale e andato in vacanza, è riuscito ad avere la meglio contro ogni valutazione di merito”.

“In questa campagna elettorale segnata dalle bugie ce n’è una più grande di tutte, quella per cui il M5S dice che non si alleerà. Mostrino il loro valore se ne sono capaci”, dice Matteo Renzi.
“Mi rivolgo ai milioni di italiani che ci hanno votato – prosegue – ma anche a chi non ci ha votato: mi sento garante di un impegno morale politico e culturale. Abbiamo detto in campagna elettorale No a un Governo con gli estremisti. Abbiamo detto No a un governo degli estremisti. Non abbiamo cambiato idea”.
“Il nostro posto in questa legislatura è all’opposizione. Lì ci hanno chiesto di stare i cittadini italiani e lì staremo. Il PD è nato contro i caminetti, non diventerà la stampella di forze antisistema. Si parla spesso di forze responsabili. Saremo responsabili – conclude – e la nostra responsabilità sarà di stare all’opposizione”.

Agenzia DIRE
www.dire.it

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