X

Violenza tra estremisti di destra e sinistra a Palermo e Perugia

In copertina Massimiliano Ursino e Roberto Fiore di Forza Nuova

Legato mani e piedi, preso a calci e pestato violentemente, infine abbandonato sanguinante in strada. È successo ieri sera a Palermo al dirigente provinciale di Forza nuova, Massimiliano Ursino. Nella notte, a Palermo, sono subito scattati controlli sul mondo antagonista da parte della Digos. In particolare, la Polizia ha bussato alla porta dello studentato occupato Malarazza di via Cavour. Alcuni giovani sarebbero stati denunciati per occupazione abusiva. L’aggressione a Ursino, che è stata portata a termine da diverse persone con il volto coperto che lo avrebbero accerchiato (filmando anche la scena), è avvenuta intorno alle 19 in via Dante, ancora trafficata a quell’ora. Ursino, gestore di un laboratorio di tatuaggi in via Marconi, è stato soccorso e portato all’ospedale dal 118 con una ferita alla testa.

Nel 2006 Ursino venne arrestato per aver rapinato e picchiato due bengalesi: per questo episodio è stato condannato in primo grado a due anni e mezzo

A diversi media, nella serata di ieri, è arrivata una rivendicazione anonima in cui si legge: “Chi afferma che esista una ‘minaccia fascista’, a Palermo come in tutta la Sicilia, dovrà ricredersi. Sul territorio palermitano esiste chi ripudia il fascismo e non ha timore di lottare per bloccarlo e schiacciarlo, a partire da questi protagonisti del forzanovismo, guerrieri a parole, violenti nelle immagini che evocano forse, ma incapaci di proteggere la propria incolumità e di conquistare qualsiasi forma di potere politico. Palermo è antifascista, nelle pratiche e nella quotidianità di chi la vive. A Palermo non c’è spazio per il fascismo”.

A Palermo era in corso una polemica in vista del comizio del leader di Forza Nuova Roberto Fiore in programma per sabato: il Forum antirazzista aveva inviato una lettera a Questore e Prefetto per chiedere di vietarlo e proprio ieri Ursino aveva risposto con un comunicato. Dal profilo Facebook di Forza Nuova, Roberto Fiore commenta così l’accaduto: “Dopo una campagna d’odio seminata dal Gruppo Espresso e seguita da tutta la sinistra inclusa Liberi e Uguali, si scatena l’odio comunista contro Forza Nuova: a Palermo un dirigente forzanovista è stato colpito sul posto di lavoro, per poi essere legato e vigliaccamente massacrato di botte in dieci contro uno”.

Roberto Fiore: “Invito tutti i militanti di Forza Nuova e tutti gli alleati di Italia agli italiani alla mobilitazione piena per evitare che la violenza comunista unita ai poteri forti soffochi la nostra voce. Siamo tutti con Massimo Ursino e questo sabato sarò a Palermo”

Colpito con un coltello mentre attaccava manifesti elettorali di Potere al Popolo. È successo a Perugia e la vittima di questo blitz è un militante 37enne del partito di Viola Carofalo: l’aggressione – con coltello – è avvenuta questa mattina nella zona di Ponte Felcino. Al momento la dinamica dei fatti è ancora tutta da chiarire, anche perché a raccontare l’episodio alla Polizia è stato lo stesso militante, che non ha riportato gravi ferite. Secondo quanto riferito dal 37enne, lui e un altro militante sono stati avvicinati e colpiti con un coltello. Medicati in ospedale, sono già stati dimessi. La Polizia, che sta indagando per ricostruire l’accaduto, era intervenuta questa mattina nella zona dopo che una telefonata anonima arrivata al 113 aveva parlato di una rissa. Sul posto però, al momento dell’intervento, non c’era nessuno.

Marcella PirettiAgenzia DIRE
www.dire.it

Redazione:
Related Post