Creative Europe e Tunisia, sempre più piccola colonia europea

Operativo l’accordo che prevede l’accesso della Tunisia al programma “Creative Europe”. Inaugurato il desk, che ha sede nella nuova “Città della Cultura” di Tunisi

A seguito dell’accordo firmato con la Commissione Europea l’11 maggio dello scorso anno, la Tunisia, a partire dall’1 gennaio 2018, è diventata un “paese ammissibile” per la presentazione di proposte nell’ambito del programma “Creative Europe”. Questo permette alla Tunisia di poter prendere parte, a pieno titolo, all’intero sotto programma Cultura e, parzialmente, al sottoprogramma Media. Nelle scorse settimane è stato inaugurato ufficialmente a Tunisi il desk “Creative Europe”, che ha sede all’interno della nuova “Città della Cultura” della capitale. La Tunisia è diventata così il primo Paese della sponda Sud del Mediterraneo a beneficiare del programma quadro dell’Unione europea per il sostegno ai settori della cultura e degli audiovisivi. Il programma mira a rafforzarne la diversità culturale e la competitività. Il ministro della Cultura Mohamed Zine El Abidine in conferenza stampa aveva espresso la sua gratitudine per la scelta dell’Europa di includere la Tunisia come unico Paese africano, magrebino e arabo in “Creative Europe”, precisando che l’adesione a questo programma darà finalmente voce ad artisti e creatori tunisini che potranno così essere ascoltati nello spazio euro-mediterraneo. “Quest’adesione segna il sostegno dell’Europa alla democrazia pluralista e democratica tunisina”, ha dichiarato ancora il ministro alla stampa.
L’ingresso della Tunisia nel programma, promuoverà non solo la creatività tunisina all’interno della sponda settentrionale del Mediterraneo, ma attirerà operatori europei in Tunisia per l’attivazione di una logica d’importazione ed esportazione di creazioni culturali tra le due sponde.
Il primo accesso ai bandi europei della Tunisia avverrà con il programma “Creative Europe” in vigore per il settennio 2014-2020. Il programma ha a disposizione una disponibilità economica pari a quasi un miliardo e mezzo di euro ed è destinato al sostegno d’iniziative negli ambiti della cultura e, in particolare, del settore audiovisivo. Fino allo scorso anno, oltre agli Stati membri, l’accesso ai finanziamenti era stato aperto anche ad altri Paesi europei, quali Norvegia e Islanda, ma anche a Ucraina e Montenegro. È la prima volta che si apre ai cittadini di uno Stato non europeo.

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