Open Space contro l’emarginazione giovanile

A coordinare l'azione progettuale nel capoluogo siciliano sarà il Comitato Uisp di Palermo che, localmente, si avvarrà della collaborazione del “Laboratorio Zen Insieme” che da decenni opera nel quartiere Zen-2. L'altra realtà che collaborerà al ramo palermitano del progetto sarà l'associazione sportiva dilettantistica Ballarò Vipers

Crotone, Avellino, Parma, Monterotondo, Settimo Torinese, Manfredonia, Palermo, Empoli, Orvieto, Verona e Matera. Sono queste le undici località protagoniste di “Open Space – Giovani attori di trasformazione sociale”, il progetto realizzato dall’Uisp che si basa sull’utilizzo e la valorizzazione dello spazio pubblico, con finalità di riattivazione sociale e contrasto all’emarginazione giovanile attraverso la co-progettazione di attività sportive e artistiche similari.

La questione dei beni comuni, e in particolare dei beni comuni urbani, è diventata ormai prioritaria nell’agenda politica delle amministrazioni pubbliche. Sono centinaia in tutta Italia i Comuni che hanno approvato il “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni” e, grazie a questi Regolamenti, hanno stretto con i cittadini dei veri e propri “Patti di collaborazione” per riqualificare gli spazi pubblici, per gestire in modo condiviso immobili ed edifici inutilizzati, per mettere in moto percorsi di produzione delle conoscenze che condizionino positivamente la qualità della vita di tutti. Il rapporto tra sport e beni comuni rappresenta uno dei campi d’azione su cui l’Uisp ha deciso di investire nei prossimi anni, anche con la creazione di una specifica politica, che coniuga impiantistica sportiva e beni comuni. Si tratta di una politica soprannominata “i luoghi dello sportpertutti” dal suo responsabile Tommaso Iori. “Nelle periferie delle città, infatti, il degrado delle strutture e la carenza di spazi di aggregazione positiva – spiega Iori – contribuiscono a generare emarginazione e inattività sociale tra i giovani. Da qui la volontà dell’Uisp di proporre ai giovani modalità stimolanti di valorizzazione del proprio spazio vitale, personale e pubblico, rendendoli protagonisti di questo cambiamento e del proprio progetto di futuro”. Da questo impegno dell’Uisp nasce il progetto nazionale “Open Space – Giovani attori di trasformazione sociale”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito della legge 383/2000. Il progetto, rivolto ai giovani tra i sedici e i ventiquattro anni che si trovano in condizione di disagio sociale, in particolare Neet, non occupati e non in istruzione ma anche giovani a rischio devianza, prevede la costituzione di squadre di Street Sport nelle periferie delle undici città italiane coinvolte nel progetto, indirizzate, attraverso la co-progettazione di attività sportive e di ripensamento degli spazi urbani ad uso sportivo e sociale, all’utilizzo e valorizzazione dello spazio pubblico, con finalità di riattivazione sociale e contrasto all’emarginazione giovanile.

A coordinare l’azione progettuale nel capoluogo siciliano sarà il Comitato Uisp di Palermo che, localmente, si avvarrà della collaborazione del “Laboratorio Zen Insieme” che da decenni opera nel quartiere Zen-2. Zen Insieme, con il suo Punto Luce, centro aggregativo sostenuto da Save the Children, oggi può contare su una solida struttura logistica ormai diventata punto di riferimento per la gente del quartiere e fulcro delle attività di rigenerazione urbana che hanno interessato questa zona della città.

Mariangela Di Gangi, presidente dell’Associazione Zen Insieme di Palermo
L’altra realtà che collaborerà al ramo palermitano del progetto sarà l’associazione sportiva dilettantistica Ballarò Vipers, nata lo scorso anno sotto la spinta di un gruppo di trentenni, ha il proposito di diffondere la cultura di questo sport nel centro storico di Palermo, troppo spesso sottratto alla possibilità di fare sport. “In un anno che segnerà un forte sviluppo per lo Zen 2 su tanti fronti – dice Mariangela Di Gangi, presidente dell’Associazione Laboratorio Zen Insieme – anche sul fronte sportivo segniamo un elemento di crescita. Abbiamo deciso quindi – continua Di Gangi – di investire su una disciplina poco popolare e meno conosciuta come il basket, per provare ancora una volta ad utilizzare lo sport come prezioso strumento educativo e attività gratuita ma anche come strumento di riqualificazione dl quartiere”. Proposito delle realtà che lavoreranno su Palermo è rivolgersi al target 16-24, Neet e giovani a rischio devianza, ma anche estendere il più possibile l’attività ad altre fasce d’età che diventerebbero, in questo modo, beneficiarie indirette dell’azione.

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