Circa 24 ore dal violento scontro a fuoco successivo all’attacco che ha subito il compound di Save the Children a Jalalabad arriva una triste notizia sul numero delle vittime. Ispezionati i locali a fine guerriglia è stato scoperto il corpo esanime di un altro membro dello staff dell’Organizzazione mondiale. Un ragazzo. Un volontario di appena venti anni. Ne da notizia la stessa Save the Children, che in una nota stampa afferma: “L’attacco di ieri è un atto di violenza insensato e malvagio, che ha devastato le famiglie di coloro che hanno perso i loro cari, così come i colleghi all’interno della nostra Organizzazione. Eventi come questo hanno un impatto diretto sui bambini e sulle comunità che proteggiamo e aiutiamo col nostro lavoro e ieri, purtroppo, i nostri interventi nel paese sono stati sospesi. Siamo determinati a riprendere le operazioni il prima possibile e il nostro staff ha già avviato i primi passi a questo scopo, eseguendo valutazioni critiche sulle condizioni di sicurezza nelle aree in cui lavoriamo”
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