A Catania le prime otto vittime della tratta libica nel 2018

Sbarcati da nave Diciotti 86 superstiti e 8 vittime. Potrebbero esserci più di trenta dispersi. Mercantile soccorre 27 persone ieri vicino una piattaforma petrolifera e li trasborda su nave Aquarius

Sono arrivati ieri sera nel porto siciliano i superstiti del primo dramma consumatosi quest’anno al largo delle coste libiche, nel Mediterraneo centrale. Nave Diciotti ha ormeggiato nel porto etneo per sbarcare 86 migranti sopravvissuti e le prime 8 vittime accertate del 2018. Il tubolare del loro gommone si è afflosciato, come troppo spesso accade, e qualcuno è rimasto schiacciato al centro sotto acqua e compagni di sventura. Il gommone era stato avvistato da un aereo in pattugliamento per la missione Sophia. Lo stesso che intorno alle 14 di sabato comunicava via radio che c’erano persone in mare.

Un momento del soccorso al gommone
Nave Diciotti della Guardia Costiera era arrivata per prima ed i suoi soccorritori marittimi si sono tuffati per prendere a bordo quante più persone possibile, riuscendo così a salvare tutti i migranti che si trovavano in acqua al momento dell’arrivo. Ma i soccorritori di nave Diciotti distavano ancora miglia, secondo le comunicazioni radio, nel momento in cui dal ricognitore aereo segnalavano persone in mare. Non è ancora certo il numero esatto delle persone che si trovavano a bordo del gommone alla partenza. Tra sopravvissuti e vittime, dalla nave da soccorso della Guardia Costiera sono sbarcati ieri sera 94 migranti e a bordo dei gommoni dei trafficanti libici ormai la media è di 130 persone costrette a trovare posto. Potrebbero quindi essere più di trenta i migranti scomparsi sabato nel Mediterraneo centrale.
Il gommone pare abbia salpato da Garabulli, a est di Tripoli, la sera precedente e quando è stato avvistato dal ricognitore di Eunavformed si trovava già in evidente grave difficoltà e non molto al di la delle acque territoriali della Libia, a nordest di Tripoli. Il lancio dei trafficanti è avvenuto in un momento di relativa quiete meteomarine. La qualità dei natanti però non consente più di qualche ora di autonomia e qualcosa pare essere andato storto con una prua che non puntava a nord mentre la chiglia si riempiva d’acqua. In zona, nelle immediate vicinanze, non c’erano navi di Ong e Guardia Costiera e dodici ore dopo le vittime erano già potenzialmente un centinaio.
Le otto salme sbarcate ieri sera nel porto del capoluogo etneo e le possibili trenta vittime sepolte dal profondo Mar Mediterraneo potrebbero non essere le uniche di inizio anno. Ieri sera una nave mercantile ha trasbordato 27 persone sulla nave da soccorso umanitario Aquarius come disposto dal coordinamento del MRCC di Roma. I migranti si trovavano nelle vicinanze di una piattaforma petrolifera quando il mercantile è intervenuto in soccorso. Il trasbordo è avvenuto ieri sera sulla nave della Ong SOS Mediterranee e del partner Medici Senza Frontiere attualmente ancora in missione a nordovest di Tripoli. Se a bordo viaggiano come detto mediamente 130 persone, risulta al momento grave motivo di allarme il soccorso di soli 27 migranti effettuato dalla nave mercantile nel Mediterraneo centrale.

Le immagini drammatiche del soccorso operato sabato 6 gennaio dai soccorritori marittimi della Guardia Costiera nel Mediterraneo centrale:

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