Il bilancio è attualmente di cinque persone ferite durante gli scontri che già ieri si sono registrati a Barcellona tra gruppi di estrema destra che manifestavano contro l’indipendenza catalana ed indipendentisti che festeggiavano la risoluzione pro indipendenza votata in Parlamento. Gli scontri sono avvenuti già ieri sera e si sono materializzati con lanci di oggetti all’interno di locali pubblici ad opera dei manifestanti anti-indipendenza. Il Mossos d’Esquadra ha dovuta costituire un cordone di sicurezza per scortare i catalani in festa, ma le aggressioni sono avvenute in locali e scuole isolate dall’area in cui festeggiavano migliaia di catalani indipendentisti. Le azioni “ultras” più gravi si sono verificate alla Catalunya Radio ed in una scuola di specializzazione in cui erano presenti giovani studenti. La sindaca di Barcellona, in un tweet, condanna le azioni violente e “fasciste” che si sono viste a Barcellona: “Condanna assoluta ai dimostranti “ultras” violenti che questa sera hanno attaccato i media e una scuola”. L’aria tesa che si respira adesso in Catalogna, ed in particolare nella sua capitale Barcellona, rischia di espandersi con l’intervento di gruppi di estremisti come quelli già all’opera ieri sera. L’eventuale repressione di simili azioni metterebbe al tempo stesso alla prova la neutralità del nuovo assetto delle Forze di Polizia con la Guardia Civil da una parte – che si è già distinta per un approccio filo-fascista il giorno del referendum – ed il Mossos d’Esquadra dall’altra. La Polizia catalana inoltre si trova adesso orfana del suo capo e beniamino Josep Lluís Trapero destituito insieme a tutti gli indipendentisti della Generalitat.
Articoli correlati
Violento terremoto a Osaka in Giappone, 3 morti e centinaia di feriti
di Marcella Piretti Una forte scossa di terremoto ha colpito la città di Osaka e i territori limitrofi, il secondo centro del Giappone per numero di abitanti dopo Kyoto. La scossa, di intensità 5.9 gradi [Leggi tutto l'articolo]
In Catalogna il 90% è per l’indipendenza ma tre milioni non hanno votato
Il bilancio dei feriti in Catalogna è salito ad oltre 800 al termine di una giornata in cui la volontà catalana si è scontrata con la repressione del Governo madrileno. Un piccolo assaggio di guerra [Leggi tutto l'articolo]
Puigdemont sfida Madrid: “Sia chiaro a tutti, non mi ritiro”
“Sia chiaro a tutti: nessun dubbio, nessuna rinuncia, nessun ritiro dalla politica”, è quanto ha scritto questa mattina Carles Puigdemont su Twitter annunciando che non era sua intenzione ritirarsi neanche prima “dell’illegittima azione di chi [Leggi tutto l'articolo]
Commenta per primo