Ancora corpi giustiziati e ritrovati a Bengasi

Nei quartieri periferici di Bengasi continuano ad essere rinvenuti i corpi di persone torturate e giustiziate. Le accuse ricadono sulle Forze armate fedeli al generale Khalifa Haftar

I corpi dei 36 uomini con le mani legate dietro la schiena ritrovati a Bengasi (Foto diffusa da Libyan Express)

Altri 36 corpi di persone giustiziate con un colpo d’arma da fuoco alla testa e con segni di tortura sul corpo sono stati trovati in un quartiere periferico di Bengasi. La notizia viene lanciata oggi dal quotidiano locale Libyan Express che mostra una foto dei corpi trovati nel quartiere Abyar. Secondo il Libyan Express, i giovani uomini giustiziati erano stati recentemente rapiti dalle Forze armate agli ordini del generale Khalifa Haftar. Il viceministro dell’Interno Faraj Eqayem, del Governo di Fayez al-Sarraj, ha dichiarato che al riguardo il Ministero stava svolgendo delle indagini. Nessuna replica o commento da parte di Haftar o della Camera dei rappresentanti di Tobruk. I ritrovamenti di questo genere si sono rippetuti con frequenza nel corso degli ultimi due anni. Nel luglio dello scorso anno 14 corpi di civili erano stati trovati in una discarica nel quartiere di Al-Leethi a Benghazi. In quel caso, secondo testimonianze raccolte da media locali, le 14 vittime erano state rapite circa una settimana prima dalle forze di Haftar. Alla fine di ottobre dello stesso anno sono stati trovati altri 10 corpi nella discarica del quartiere Shabna, sempre in Bengasi. Anche in quel caso le accuse ricaddero sulle Forze che aderivano all’operazione “Dignità” di Khalifa Haftar e che operavano in città, quindi sul generale Haftar. Altri sette corpi, con gli stessi segni di tortura prima dell’esecuzione con un colpo d’arma da fuoco alla testa, sono stati trovati in una discarica di Bengasi ad agosto di quest’anno. Intorno alla fine di settembre di quest’anno sono infine stati trovati circa 80 corpi in una fossa comune nei pressi di antiche rovine al faro di Sidi Khribesh, nel distretto di Sabri di Bengasi. In quel caso sono state proprio le Forze fedeli al generale Haftar a fare la macabra scoperta ed agevolare l’intervento della Mezzaluna Rossa che ha effettuato il campionamento genetico per un futuro riconoscimento dei corpi. La stessa Organizzazione internazionale ha ipotizzato che i corpi potessero essere quelli delle vittime del conflitto tra le Forze fedeli ad Haftar e quelle del Consiglio di Stato di Sarraj.

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