Pennywhise è tornato…

Rubrica culturale di Roberto Greco

E mentre la Warner Bros., importante casa di produzione cinematografica e televisiva statunitense, sta preparando il sequel di Beetlejuice, esce finalmente nelle sale il 19 ottobre il suo “It”, thriller horror con venature fantasy, sequel del romanzo di Stephen King e diretto da Andy Muschietti, cineasta argentino trapiantato a Hollywood, già noto per il su precedente lavoro “La madre” che incassò complessivamente 146 milioni di dollari. Sostituisce sulla director’s chair, Cary Fukunaga, inizialmente incaricato di dirigere il film e dichiara “Porto Stephen King a un nuovo livello di paura”.
Ambientato negli anni ottanta, nella piccola città di Derry, nel Maine il film parte, senza preamboli, mostrando il risveglio di It, che ancora una volta si reincarna in Pennywise, il clown che ha già turbato i nostri sonni. It incontra un bambino, che sta cercando di recuperare la sua barchetta di carta finita in un tombino. It, che tiene in mano un palloncino rosso, si avvicina sinuosamente e lo uccide brutalmente strappandogli il braccio. Ancora una caccia al mostro, quindi, ma, ancora una volta, si tratta di un mostro-demonio antropofago che lascerà una lunga striscia di sangue sulla sua strada. Ben diretto, il film si basa su una sceneggiatura forte, all’interno della quale si sviluppano non solo la storia e l’aspetto più orrorifico di It, ma anche, nello scalcinato, dal punta di vista sociale, gruppo protagonista del film, dinamiche interessanti e ben gestite, all’interno delle quali i ruoli di comando e le posizioni di forza dei singoli sono mutevoli sulla base dell’evoluzione della storia.
Dice Stefen King: “Esiste un confine, una zona dove i ragazzini sono troppo grandi per credere a Babbo Natale o al coniglio pasquale, ma hanno ancora paura che ci possa essere qualcosa sotto il letto una volta spente le luci. Volevo così mettere questi ragazzini nella situazione in cui sono gli unici a vedere questa creatura, perché credono ancora nei mostri. Insomma questi sette funzionano perché sono poco più grandi dei bambini che sono totalmente inermi e iniziano ad essere capaci di reagire contro la paura”.
Nel cast Bill Skarsgard, Jaeden Lieberher, Sophia Lillis, Finn Wolfhard, Wyatt Oleff, Chosen Jacobs, Jack Dylan Grazer, Nicholas Hamilton e Jackson Robert Scott e il tenero George Denbrough, la cui avventura termina all’inizio della storia.

Roberto Greco

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*