La marcia del generale Pappalardo diventa “Vacanze romane”

Negate le richieste di Manocchia e Pappalardo per Piazza Monte Citorio 11 e 12 settembre. L'avviso di sfratto diventa adesso "Vacanze romane" Il 28 ottobre sarà la volta della marcia di Forza Nuova su Roma

Il 12 settembre si sarebbe dovuta svolgere a Roma una “marcia” su Piazza Monte Citorio intitolata “Avviso di sfratto” il cui organizzatore ufficiale era il direttore di “Imola Oggi” Armando Manocchia. La Questura ha negato l’autorizzazione alla “manifestazione” richiesta dallo stesso Manocchia per motivi di ordine pubblico e sicurezza nell’area di un “obiettivo istituzionale di massima sensibilità” quale è piazza Monte Citorio per la presenza appunto del palazzo Montecitorio in cui ha sede la Camera dei Deputati. Suona assai curioso che per l’11 settembre, appena il giorno prima, è indetta analoga attività proposta dal Movimento Liberazione Italia presidiato dal generale Antonio Pappalardo.

La locandina di Vacanze Romane del MLI
Lunedì infatti dovrebbero radunarsi nella stessa piazza gli aderenti alla manifestazione da poco ribattezzata “Vacanze romane” che dal suo primo lancio adesso pare essere stata estesa anche al giorno successivo: il 12 settembre. Ad aderire alla manifestazione, il generale Pappalardo sta invitando il “popolo sovrano”. Definizione corretta che però ricorda molto una persona in particolare che ne faceva grande uso. Si tratta dell’ex sindaco di Lampedusa e Linosa Dino De Rubeis di cui Pappalardo fu assessore per un breve periodo. Da allora, dopo essere stato conosciuto sulle isole delle Pelagie per le sue uscite spesso grottesche e per i suoi improbabili progetti, il generale ha alternato i suoi impegni tra il sindacato dei pensionati in uniforme da lui presieduto ed il Movimento dei Forconi di Mariano Ferro. Infine pare aver trovato la propria dimensione nel neonato Movimento per la Liberazione dell’Italia.

il generale Antonio Pappalardo
Allo scopo di “legittimare” la richiesta di sfratto degli abusivi, il generale ha anche provveduto a presentare lo scorso 26 agosto, presso una caserma dei Carabinieri di Palermo, una denuncia a carico del Parlamento “abusivo dal 2014”. Stessa base prestampata che veniva proposta sul profilo Facebook a quanti volessero compilarla ed inoltrarla alle autorità competenti così da aumentare il numero degli italiani querelanti. Questa è quindi la base dell’avviso di sfratto che anche il generale intende notificare al Parlamento italiano. Nel frattempo Forza Nuova annuncia la sua marcia su Roma indetta per il 28 ottobre, in occasione dell’anniversario di quella Marcia su Roma che nel 1922 vide 25.000 camicie nere capeggiate da Benito Mussolini. Pare però che gli occhi puntati tutti indistintamente solo su Forza Nuova possano sottovalutare la concomitanza di eventi ed intenzioni e la comunione di slogan con cui le diverse iniziative intendono approdare in quel dei palazzi romani del potere politico.

Nel caso del MLI di Pappalardo, ad esempio, i temi sono pressoché comuni a quelli di Manocchia e di Forza Nuova: Immigrazione clandestina “favoreggiata” dallo Stato ed altre contestazioni di stampo nazionalista. Ovviamente anche la richiesta del generale Antonio Pappalardo è stata rifiutata e probabilmente anche, o unicamente, per questa ragione l’avviso di sfratto agli abusivi è stato commutato in vacanze romane. Questo espediente dovrebbe aggirare l’ostacolo della pubblica manifestazione, la cui autorizzazione è stata negata, per una ufficiale “casuale” adunata in piazza Monte Citorio. Nel 2012 il Movimento di Pappalardo intendeva competere alle elezioni regionali siciliane. Lo stesso generale aveva tentato la candidatura al Comune di Palermo. Adesso che tira aria di elezioni in Sicilia, e tra qualche mese si voterà anche per il rinnovo del Parlamento nazionale, sono ricomparsi i movimenti che vorrebbero liberare l’Italia.

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