Pioggia di bombe russe in Siria, uccisi 800 terroristi in pochi giorni

La Russia ha intensificato i raid aerei contro i terroristi del Califfato islamico in Siria con oltre 300 attacchi in soli cinque giorni. Distrutta una carovana terrorista che tentava di ripiegare su Deir ez-Zor.

Parla il generale Sergey Rudskoy, responsabile delle operazioni in Siria per il Dipartimento del Cremlino: “Un totale di 2.518 attacchi aerei sono stati effettuati contro centri di comando, postazioni, magazzini e campi di transito di terroristi. Sono stati distrutti quaranta veicoli blindati, 106 autocarri con macchinisti pesanti e circa 800 terroristi”. In particolare, uno dei raid aerei più devastanti per le ormai stremate ed esigue forze del Califfato è stato condotto ieri contro una carovana di terroristi che tentava di ripiegare su Deir ez-Zor dopo la sconfitta riportata ad ovest di Hama. Qui gli jihadisti hanno dovuto battere la ritirata dopo lo scontro con le Forze siriane che avevano sfondato la linea nemica. I terroristi, a quanto pare abbandonati dal programma americano, tentavano di radunare le forze spostandosi con un lungo convoglio su Deir ez-Zor insieme ai combattenti sopravvissuti agli attacchi siriani dei primi di agosto ed a quelli della regione di Maskanah. Gli aerei russi hanno quindi aperto il fuoco su precise indicazioni delle forze di terra distruggendo interamente il convoglio. Il bilancio delle perdite jihadiste è di oltre 200 terroristi uccisi, carri e pick-up distrutti e artiglieria in frantumi. Pare che del convoglio facessero parti anche alcuni carri armati sottratto ad inizio guerra alle Forze governative siriane.

Secondo il generale Sergey Rudskoy “Le forze governative siriane, sostenute dall’aviazione russa, stanno rapidamente avanzando verso Deir ez-Zor da tre direzioni”. Deir ez-Zor è attualmente l’ultima roccaforte jihadista sul suolo siriano. L’esercito siriano pare infatti avanzare rapidamente verso Raqqa conquistando dai trenta ai quaranta chilometri al giorno. Le forze del Califfato non sono quindi più in grado di mantenere la città. La tappa successiva dell’avanzata siriana coperta dall’aviazione russa sarà quella di Akerbat. Città prossima alla completa liberazione dalla milizia jihadista che la tiene in ostaggio ormai da parecchi mesi. Non è più una città divisa in due Aleppo. La parte in ostaggio al Califfato è stata del tutto liberata e non vi sono più tracce di combattenti terroristi. Aleppo era stata messa in ginocchio ed in passato erano stati colpiti anche i pullman con cui lo Stato siriano tentava di mettere in sicurezza gli ostaggi conducendoli al di la della barricata, nella parte di città sotto il controllo governativo. Il risultato era stato quello di una strage con un centinaio di vittime civili.

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