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I Cinque Stelle candidano Cancelleri contro il centrodestra berlusconiano

Giancarlo Cancelleri è lo sfidante da battere alle regionali siciliane. Il candidato alla presidenza della Regione Sicilia del Movimento 5 Stelle è stato designato con il voto su Rousseau. Le regole di preferenza imponevano agli iscritti di votare i candidati delle rispettive provincie. Cancelleri, dato per favorito sin dall’inizio, aveva raccolto 161 voti nella sua provincia – Caltanissetta – al primo turno. Sufficienti per andare al secondo turno di voto. In ballottaggio il risultato è stato diverso anche se al primo turno, nelle singole provincie, c’era chi aveva raccolto più voti. Il 42enne presidente del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana, ha concluso le “Regionarie” pentastellate con 2.224 voti. Seguono il palermitano quarantenne deputato all’Ars Giampiero Trizzino con 742 voti ed il deputato quarantaseienne di Caltagirone Francesco Cappello con 623 preferenze. Sul palco del capoluogo siculo, ieri, per pronunciare i risultati delle consultazioni interne, c’erano Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Presente all’evento anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio.

La campagna elettorale del Movimento 5 Stelle inizia oggi, 10 luglio, e il traguardo è l’elezione del 5 novembre. Il designato dai pentastellati sembra ancora il candidato da battere ed in Sicilia il Movimento 5 Stelle risulta il simbolo forte predestinato a Palazzo d’Orleans, ma non erano ancora stati letti i risultati delle elezioni comunali. La netta ripresa del centrodestra a guida berlusconiana, che in Sicilia vanta trascorsi plebiscitari, non rientrava tra i competitor di rilievo fino a qualche tempo addietro. Adesso invece anche la maxi-coalizione capitanata da Forza Italia pare presentarsi forte e con un candidato già precettato. Si tratta di Nello Musumeci, già Msi, candidato alla stessa poltrona nel 2012 e sconfitto dalla coalizione che ha sostenuto Rosario Crocetta. Altri tempi. Nel 2012 il Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi arrivò in last minute a sostenere Musumeci e, nel tran tran dell’antimafia, il candidato Crocetta – già sindaco di Gela – era stato offerto al pubblico dominio quale “nemico” di Cosa Nostra. I Cinque Stelle furono la lista che prese più voti ma la coalizione dietro Crocetta, che andava da un sedicente centrosinistra all’Udc di Casini, riuscì ad esprimere il presidente della Regione Sicilia. Oggi il centrosinistra è sfiancato da crisi interne, spaccature, e non ha un candidato da presentare ai siciliani. Piero Grasso, speranza di una notte Dem, ha rifiutato la candidatura ed il centrodestra è forte di un recente risultato alle comunali che lo vede in piena rinascita.

Redazione:
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